Dopo l'articolo su Libero apparso oggi a firma di Franco Bechis, che potete leggere nell'immagine a fianco o cliccando qui, ho ritenuto di rispondere a quando sta facendo il Governo con questo comunicato stampa:
“È lampante a questo punto che il Governo, vietando agli Enti locali di licenziare Equitalia dalle riscossioni, dimostra di aver bisogno di nuova linfa per alimentare la Casta. Certificando di contro che noi Comuni ‘de-equitalizzati’ abbiamo fatto benissimo a invertire la rotta rispetto a una società che riscuote in maniera aggressiva e ad un Governo che ancora una volta lavora contro i cittadini fregandosene delle leggi del Parlamento”.
Questa la reazione durissima del sindaco di Calalzo Luca De Carlo nell’apprendere che tra gli ultimi commi del decreto sulla spending review è stato inserito il divieto per altri 6 mesi di disdire i contratti tra Equitalia e gli Enti locali, che dovevano scadere il 31 dicembre 2012. “Ciò significa – dice De Carlo – poche e semplici verità. La prima: il Governo ha messo in essere un vero e proprio atto intimidatorio verso i Comuni, perché contrariamente agli anni scorsi non sancisce una proroga ma un divieto netto di dismettere Equitalia anche per chi si stava già organizzando. Secondo: vedo in questo l’evidente complicità di alcuni sindaci ‘ritardatari’ che mentre finora avevano chiesto proroghe, ora si muovono diversamente con l’accordo di un Governo pronto a mantenere la Casta grazie agli aggi di Equitalia, sulle spalle della povera gente e delle aziende in crisi. In terzo luogo, ciò certifica la bontà della nostra scelta di de-equitalizzarci, scelta che qualcuno definiva non eclatante ma semplicemente rispettosa di un futuro obbligo di legge. Allora, dissi che io non mi fidavo e che preferivo agire in anticipo: oggi l’atto del Governo dimostra che avevo ragione due volte! Quarta considerazione: bene ha fatto chi ha seguito l’esempio di Calalzo, piccolo sassolino che ha scatenato una frana… e mi riferisco tra gli altri alla minoranza Pdl del Consiglio comunale di Firenze, con i giovani consiglieri Torselli e Semplici che hanno costretto il sindaco rottamatore a rottamare Equitalia. E come loro, ci hanno seguiti migliaia di Comuni, che oggi tirano un sospiro di sollievo per non esser costretti da Monti a tenersi Equitalia, intanto fino a giugno 2013 e poi chissà”.
“Il Governo – conclude De Carlo – fa il prepotente con chi è in difficoltà, e il vile con chi è forte, evitando accuratamente di tassare le grandi transazioni finanziarie, evitando di porre una patrimoniale sui grandi redditi, e tutelando solo i poteri forti. Un esecutivo che, con la complicità di gran parte del Parlamento, sta lavorando contro i cittadini, correndo ai ripari in un codicillo di decreto pur di non scardinare un sistema che strangola i cittadini e protegge le Caste”.