In relazione alla ricerca persona dispersa, attività di soccorso effettuata nella giornata di ieri da varie componenti degli Enti dello Stato e dal CNSAS, si desidera ringraziare la Telecom Italia per aver fornito in modo estremamente veloce la georeferenziazione della cella attivata dal cellulare del soggetto disperso e, soprattutto (è l'elemento maggiormente qualificante), la zona teorica interessata alla ricerca, connotata da un notevole restringimento dell'angolo di copertura telefonica e della distanza stimata tra cella ed apparato stesso.
Infatti, proprio in virtù di una specifica convenzione stipulata dal CNSAS a livello nazionale con la Telecom, atto che aveva avuto la propria formalizzazione a seguito di un un atteso provvedimento del Garante della Privacy del dicembre 2008 (una parte significativa ed un indiscusso ruolo lo hanno avuto il Cnsas Dolomiti Bellunesi ed alcuni Comuni della provincia nel promuovere l'iniziativa per garantire la localizzazione degli apparati cellulari in caso di eventi legati al pubblico soccorso), alcune ricerche sono state facilitate e conseguite con successo da parte dei vari operatori.
Ci si domanda ora, proprio a partire dall'evento di ieri, come mai questo sia possibile solo con la Telecom e non già con gli altri gestori telefonici, Vodafone, Wind, Hg3, ecc., quasi che se lo "sventurato" di turno se non possiede il gestore giusto abbia minori possibilità di essere rintracciato e tratto in salvo...
Una condizione inaccettabile per un paese che si vanta di appartenere al G7, ma che per questioni legate alla sicurezza dei cittadini ed al loro soccorso ha più probabilità di essere correttamente inserito nel G201...
Proprio in relazione a questi dati di fatto inoppugnabili e che spesso mettono in condizioni difficile le stesse Forze dell'Ordine anche per casi con risvolti penali gravi, il CNSAS trasmetterà a quei gestori, congiuntamente agli Enti ed Amministrazioni interessate ad appoggiare l'iniziativa, idonea istanza di chiarimento che dovrà essere reso in modo puntuale e rigoroso, trattandosi di un'attività rivolta al soccorso primario alle persone e non già di attività ludico-ricreative.
In questo senso anche il Sindaco di Calalzo di Cadore, che ieri è stato fattivamente presente nell'attività di ricerca, si è già positivamente espresso circa la necessità che tutti gestori agiscano con procedure ed atteggiamenti uniformi ed appoggerà nelle sedi proprie le azioni che veranno proposte.
Luca De Carlo - Sindaco di Calalzo di Cadore
Fabio Bristot - Responsabile CNSAS