“Stamattina, dopo aver letto le dichiarazioni del preside Zagallo sul giornale (clicca articolo a lato), sono andato io stesso a portargli una maglietta di Gioventù Attiva e a spiegargli l’impegno che molti suoi studenti portano avanti in paese e nel volontariato, evidentemente a sua insaputa. Purtroppo era assente ma siamo comunque riusciti a confrontarci telefonicamente”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, assieme all’assessore alle Politiche giovanili Antonio Da Col, risponde al preside dell'Istituto Fermi che oggi ha sostenuto l’assenza delle istituzioni nel proporre politiche per i giovani.
“Ciò che ha denunciato è tanto più grave – dice De Carlo – se si pensa che in tutte le Giunte comunali del territorio operano dei docenti, eccetto nella nostra, e non credo siano d’ostacolo a una collaborazione con la scuola, anzi. Per ciò che attiene a quanto dichiarato dal prof. Zagallo, gli ricordo che io personalmente sono stato invitato proprio dai ragazzi in autogestione e non dal preside, segno che i giovani sono molto più ‘frizzanti’ degli adulti. A loro ho parlato delle Politiche Giovanili del mio Comune, nelle quali sono attivi diversi studenti delle scuole superiori. Aggiungo inoltre che, viceversa, mai il preside è venuto in municipio a proporre progetti o collaborazioni; caso emblematico il Bando regionale per i Giovani, cui il Comune ha partecipato ottenendo un consistente finanziamento, e come noi anche diverse scuole. Non mi risulta che tra esse ci sia quella del prof. Zagallo, che non ha approfittato dell’opportunità. Alla luce di questo, sono le Istituzioni che dovrebbero lagnarsi perché la scuola non usa i fondi a disposizione… non il contrario”.
“Per ciò che riguarda il nostro Comune – aggiungono De Carlo e Da Col – siamo presenti dalla materna alle medie con numerosissimi progetti di conoscenza del territorio e perfino del dialetto. Se la lacuna c’è, a questo punto, è alle Superiori. Ma da quanto dichiara il preside Zagallo, sembra proprio che ancora una volta ci si aspetti che siano altri a risolvere i problemi, senza tener conto delle relative responsabilità personali. Un gioco allo scaricabarile cui non vogliamo prestarci, dato che da parte nostra i giovani sono sempre stati una delle priorità amministrative. Il prof. Zagallo sa benissimo, perché gli è stato ribadito anche stamattina al telefono, che se e quando avrà progetti da presentare in municipio, le porte sono apertissime da sempre, garantendogli l’impegno a cercare canali di finanziamento”.
“La polemiche contro le istituzioni – conclude Da Col - fanno spuntare un amaro sorriso, soprattutto vedendo dirigenti che invece di proporre e farsi promotori di iniziative e progetti declinano le responsabilità in un gioco allo scaricabarile di cui i giovani non hanno bisogno. Giovani che, se opportunamente stimolati come stiamo facendo noi, si dimostrano responsabili, propositivi ed impegnati per migliorare il loro paese”.