mercoledì 14 marzo 2012

COLDIRETTI DOMANI A ROMA: BATTAGLIA GIUSTISSIMA!

Domani 15 Marzo 2012 dalle 9.30 Coldiretti manifesterà a Roma in piazza Montecitorio, in via Veneto (di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico) e di fronte alla sede Simest per protestare contro i finanziamenti di Stato al falso Made in Italy. Una battaglia giustissima che condivido pubblicando di seguito il comunicato stampa di Coldiretti nazionale.
L’ALLEANZA PER IL MADE IN ITALY SCENDE IN PIAZZA
Con il falso pecorino di Stato prodotto con i soldi degli italiani
Scende in piazza l’alleanza per il Made in Italy promossa dalla Coldiretti e dalle  associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentanti delle Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a partire dai Sindaci con i loro gonfaloni provenienti dalle diverse Regioni. Il marchio Italia è il principale patrimonio del Paese che non viene adeguatamente tutelato e rispettato ed è invece spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato  come dimostra il caso emblematico del falso Made in Italy di Stato rappresentato dal “Pecorino” prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, che sarà portato per la prima volta in piazza “in bella vista” a disposizione delle Autorità e dei cittadini. Un esempio in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore evocativo del Made in Italy.
L’appuntamento è per domani il 15 marzo 2012 alle ore 9,30 in piazza Montecitorio a Roma con migliaia di manifestanti che presidieranno anche il Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e la sede della Simest in Largo Ottavio Tassoni. Sarà presentata un caso eclatante di spreco di risorse pubbliche a danno degli italiani ed una analisi sul valore del marchio Made in Italy e sulle opportunità economiche ed occupazionali che possono derivare da una sua più efficace tutela.
 Sarà l’occasione per affermare la centralità del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamento di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made in Italy alle sperequazioni determinate dall’IMU in agricoltura che aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, fino ai ritardi accumulati sull’applicazione della legge nazionale sull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano (Ufficio stampa Coldiretti).