Crescono anche quest'anno le proposte de “il treno
delle Dolomiti” la rassegna del modellismo ferroviario organizzata da Aics
Belluno nei padiglioni di Longarone Fiere. 60 espositori hanno presentato i loro
modellini per tutto il pubblico di appassionati: si stimano 2000 visitatori con
tante famiglie e bambini. L'esposizione ha mostrato fedeli riproduzioni di
carrozze e stazioni, quasi tutte in funzione grazie ai motorini elettrici, un
ampio mercatino di scambio anche filatelico e il pezzo forte del “Big Boy” una
grande locomotiva in scala 1 a 11 del vecchio treno che percorreva gli Stati
Uniti da costa a costa. È stata una gentile concessione di Alberto Celot, un
appassionato da San Pietro di Feletto che ha costruito per quest'opera una
speciale gru unica al mondo nel suo genere. Ci sono stati anche momenti
culturali come la presentazione dei libri “A tutto vapore” di Giorgio Chiericato
sulle ferrovie nel regno d'Italia, “Un italiano al servizio delle ferrovie in
Rodhesia” di Mario e Luigi Santinello e la mostra fotografica “il treno e la
tragedia del Vajont” di Bepi Zanfron. Non c'è stato però solo l'aspetto ludico
ma anche quello dell'appello alla salvaguardia delle tratte ferroviarie
bellunesi, specie in questo momento di crisi e di tagli. Infatti gli alunni di
seconda media “Bartolomeo Toffoli” di Calalzo hanno presentato un video
realizzato con i loro docenti e la collaborazione di Aics, che partecipa ad un
concorso nazionale del ministero dei Beni Culturali. Il titolo è “Quando il
treno incontra la bicicletta” , documentario sul loro paese che è il “capolinea”
della Dolomiti. I ragazzi hanno così spinto per la valorizzazione del turismo
spiegando i quasi 100 anni di storia della tratta bellunese, con l'invito finale
a rilanciare e puntare verso Cortina, anche con la pista ciclabile. Il loro
messaggio è stato sostenuto dal presidente provinciale di Aics Davide Capponi,
dal loro dirigente scolastico Giandomenico Zanderigo, dal presidente di
Longarone Fiere Oscar De Bona che ha ricordato «le battaglie per il mantenimento
della tratta e l'impegno delle fiere sulla mobilità sostenibile» e dal sindaco
di Calalzo Luca De Carlo che ha invitato a «usare di più i nostri treni perché i
con i numeri degli utenti possiamo farci forza contro chi vuole cancellarci i
trasporti». Il treno vero e proprio, ovvero la storica vaporiera che ha riscosso
grande successo lo scorso anno, non era presente ieri. Infatti il suo arrivo
fino a Perarolo (per il centenario dell'apertura della stazione) è previsto a
settembre, con fermata longaronese per la visita ai luoghi del Vajont in
occasione del 50° anniversario. (da Il Corriere delle Alpi, Enrico De Col)