Il giorno
27/03/2013 ho incontrato i rappresentanti CGIL, CISL e UIL, le Segreterie dei
Pensionati Fnp-Cisl, Spi-cgil e Uilp-Uil di Belluno per discutere di una serie
di tematiche relative all’approvazione del bilancio 2013 del Comune di Calalzo
di Cadore.
Ci siamo soffermati sulla discussione relativa a:
1) Addizionale Irpef. I
sindacati ci hanno segnalato come sia possibile renderla progressiva,
abbassandola per le fasce di reddito più basse e tenendola allo 0,8% per i
redditi più alti oltrei 75.000 euro.
Ho spiegato
loro che dal nostro insediamento non abbiamo mai aumentato la pressione fiscale sui nostri cittadini, ed abbiamo
anzi, nonostante il progressivo taglio di trasferimenti statali e regionali
(che sono passati da 650.000€ nel 2008 agli odierni 450.000) dopo un duro
lavoro di sensibilizzazione, diminuito
le bollette sui rifiuti del 20% come conseguenza dell’aumentata raccolta
differenziata che è passata dal 31% all’oltre 70%.
In questi anni inoltre abbiamo creato un vero e proprio Welfare Comunale a supporto delle famiglie, istituendo servizi che prima non trovavano attuazione, quali:
Un quinto
del bilancio del Comune di Calalzo oggi
è dedicato al sociale, tant’è vero, come affermato dai rappresentanti
sindacali, che il comune ha una spesa media sull’erogazione dei servizi di €
500,00 a cittadino, contro una media provinciale di € 282,00. Il dato mi sembra
abbastanza eloquente.
Mi sono impegnato però anche a valutare la possibilità di rendere progressiva l’aliquota relativa all’addizionale Irpef, tenendo conto naturalmente sia delle risorse a bilancio sia del fatto di poter continuare a garantire questi servizi fondamentali.
In questi anni inoltre abbiamo creato un vero e proprio Welfare Comunale a supporto delle famiglie, istituendo servizi che prima non trovavano attuazione, quali:
· apertura
anche a Calalzo lo sportello Porta di
Accesso ai Servizi Sociali, per intercettare i bisogni dei cittadini;
· abbiamo
cominciato a supportare concretamente le famiglie istituendo il bonus bebè per ogni nuovo nato;
· il bonus per l’acquisto dei libri in prima media e prima superiore;
· il bonus trasporto studenti, con il quale
abbiamo livellato il costo dell’abbonamento per le scuole più lontane
parificandolo a quello entro i 5 km;
· aperto per
due volte il bando per le utenze
domestiche, destinato al rimborso di spese relative a energia elettrica,
riscaldamento, acqua, ecc., per le famiglie con reddito inferiore a €
15.000,00, garantendo in occasione del bando 2013 anche una somma vincolata
agli ultra sessantacinquenni;
· inserimenti lavorativi, grazie a finanziamenti regionali e
della Fondazione Cariverona, che hanno intercettato situazioni locali di
marginalità sociale;
· impiego di lavoratori in mobilità per lavori
socialmente utili;
· progetti in collaborazione con l’ULSS 1 per le persone disabili seguite dai
servizi (Orto Didattico, Officina Creativa);
· adesione al
Progetto Belluno Stella Polare, con
il quale abbiamo potuto intervenire in situazioni di disagio e povertà;
·
mantenimento
delle rette della Scuola
dell’Infanzia tra le più basse d’Italia (€ 62,00 mensili) esentando dal
pagamento le situazioni familiari più disagiate, mantenimento della retta del
pulmino (€ 7,50 mensili);
· attivazione
del doposcuola per supportare le
famiglie che lavorano, con l’esenzione totale per i redditi sotto i 5.000,00€;
· supporto
alle attività estive organizzate dal volontariato
locale (centro estivo e campeggio);
· supporto
economico e organizzativo a tutte le associazioni
presenti sul territorio;
· stipula di
una nuova convenzione con l’Associazione
per i Diritti degli Anziani (ADA) che garantisce il prezioso servizio di
trasporto agli anziani per visite mediche e commissioni che prevede un contributo
comunale di € 2.500,00.
· stipula con
i V.I.P. volontari in pensione di una
convenzione che garantisce che, a fronte dei numerosissimi lavori che gli
anziani svolgono sul territorio, il comune li supporti con € 4.000,00 all’anno;
· partecipazione
per tre anni consecutivi del servizio
civile anzianiregionale di cui hanno beneficiato quegli anziani che si
dedicano al mantenimento del territorio, quelli che hanno supportato iniziative
giovanili ed infine quelli che si dedicano al trasporto degli altri anziani.
Mi sono impegnato però anche a valutare la possibilità di rendere progressiva l’aliquota relativa all’addizionale Irpef, tenendo conto naturalmente sia delle risorse a bilancio sia del fatto di poter continuare a garantire questi servizi fondamentali.
2) Per ciò che attiene l’IMU ho manifestato la mia assoluta
contrarietà alla tassa sulla prima casa, che secondo me dovrebbe essere
esentata dal pagamento di qualsiasi imposta perché frutto dei sacrifici di una
vita. Abbiamo mantenuto pertanto l’aliquota base sulla prima casa che, grazie
alla riduzione di 200,00€ e a quella di 50,00€ per ogni figlio a carico, incide
con una media che va dai 50,00 ai 70,00€ a famiglia che corrisponde poi allo
sconto che abbiamo garantito quest’anno sulla bolletta dei rifiuti. Faccio
presente che,prima dell’eliminazione da parte del governo Berlusconi dell’ICI
sulla prima casa, l’aliquota fissata dalla precedente amministrazione con
delibera no. 19 del 08.03.2006, era del 6x1000 quindi ben 2 punti superiore a
quella attuale e con esenzioni assolutamente minori.
Pertanto l’eventuale abbassamento al 2x1000, seppur filosoficamente in linea con il nostro pensiero, non avrebbe garantito benefici tangibili. Non abbiamo ritenuto poi di aumentare l’aliquota base sulla seconda casa perché quasi la metà delle seconde case sono di proprietà di residenti a Calalzo e in molti casi risultano ancora indivise o utilizzate solo parzialmente quindi non “producono reddito alcuno“ e spesso, anzi, si traducono in un mero costo di mantenimento.
Pertanto l’eventuale abbassamento al 2x1000, seppur filosoficamente in linea con il nostro pensiero, non avrebbe garantito benefici tangibili. Non abbiamo ritenuto poi di aumentare l’aliquota base sulla seconda casa perché quasi la metà delle seconde case sono di proprietà di residenti a Calalzo e in molti casi risultano ancora indivise o utilizzate solo parzialmente quindi non “producono reddito alcuno“ e spesso, anzi, si traducono in un mero costo di mantenimento.
3) Sollecitato sulla stipula di un Patto Anti-evasione, li ho informati
che questo comune, dopo aver rescisso lo scorso anno il contratto con Equitalia(che
agiva su persone conosciute al fisco e su crediti certi, senza distinzione tra
i veri evasori e le persone in difficoltà)ed essere passato ad una riscossione
più umana e più vicina ai cittadini, a dicembre 2012 ha stipulato un accordo(che
ho consegnato loro) con l’Agenzia delle Entrate che permette di incrociare i
dati e di mantenere sul territorio il ricavato di eventuali sanzioni.
4) L’indicatore ISEE viene utilizzato per le rette del doposcuola, per il bonus
bollette e per i servizi per gli anziani gestiti dalla Comunità Montana con
delega, con un regolamento introdotto su proposta mia e dell’allora vice
sindaco di Auronzo Antoniol nel 2011.
Notiamo però una certa ritrosia, tipica delle genti di montagna, nel dichiarare i propri redditi e pertanto abbiamo preferito non applicarlo ai bonus bebè, libri e trasporti per paura di non riuscire ad intercettare tutte le effettive situazioni di bisogno.
Notiamo però una certa ritrosia, tipica delle genti di montagna, nel dichiarare i propri redditi e pertanto abbiamo preferito non applicarlo ai bonus bebè, libri e trasporti per paura di non riuscire ad intercettare tutte le effettive situazioni di bisogno.
5) Sollecitato sulla questione dell’unione dei comuni ho ribadito la
necessità di trovare e favorire percorsi chiari per aumentare e migliorare i
servizi resi ai cittadini, evitando che si traducano invece
in un peggioramentocome già sperimentato con la convenzione di vigilanza.Ho
ribadito il mio timore di finire “con l’andare alla velocità del comune più
lento”.