Dal 2009 al 2011, praticamente tutte le famiglie che hanno accolto nuovi nati (40 su 41 totali) sono rimaste a Calalzo. I neo-genitori, sia italiani che stranieri, hanno deciso che il paese cadorino è il luogo “ideale” dove far crescere i propri figli. Il trend, insomma, si inverte decisamente: se nel 2008 ben metà degli stranieri e il 25% degli italiani decideva di andarsene, dal 2009 ad oggi tutti continuano ad abitare a Calalzo.
Più che soddisfatto nell’annunciare questi dati è il sindaco Luca De Carlo: “Dal 2005 in avanti, si è assistito ad un fenomeno per cui le coppie di neogenitori decidevano di trasferirsi a valle, dove c’erano maggiori servizi a minor costo. Questo avveniva sia per gli italiani e tanto più per gli stranieri, e così facendo il paese iniziava a spopolarsi di tutte le sue famiglie più giovani. La nostra amministrazione fin dal proprio insediamento ha messo in campo politiche mirate per la famiglia, dal bonus bebè al bonus libri alle rette della materna che sono tra le più basse del Veneto, giusto per citare due esempi. Non ci illudiamo di aver risolto il problema, ma l’aver invertito il trend degli abbandoni del paese da parte dei neogenitori, è certamente più che positivo in un momento in cui vivere la montagna è reso complicato dalla crisi”.