In occasione del prossimo 25 aprile presenteremo nella Sala Consiliare recentemente intitolata a Norma Cossetto, un dettagliato libro sulla vicenda di Salvatore Girone e Massimilano Latorre è appena pubblicato dai giornalisti Fausto Biloslavo e Riccardo Pellicetti. Qui sotto, riproponiamo la recensione del volume pubblicata da Il Giornale qualche giorno fa, con un’intervista a Biloslavo.
Un anno di peripezie diplomatiche, battaglie giudiziarie e retroscena, culminati nella decisione italiana di trattenere Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in Italia dopo il permesso accordatogli dall’India di rientrare in patria per il voto, decisione poi rigettata col ritorno a New Delhi il 23 marzo. La contingenza dei fatti recenti ha reso ancor più attuale e urgente l’e-book di Fausto Biloslavo, fra i migliori inviati di guerra italiani, e Riccardo Pellicetti, giornalista de Il Giornale, dedicato a “I nostri marò”, in uscita oggi in diverse versioni e supporti.
FOTO E TESTIMONIANZE INEDITE. Un libro aggiornato e ricco di spunti. Ci sono video e foto mai viste, come quella che ritrae Latorre durante una missione in Albania, documenti inediti e interviste audio specifiche, come una al direttore macchine della Enrica Lexie, Mario Massimino, che giura di aver visto sparare in acqua dalla sua petroliera. E ancora, le testimonianze degli altri quattro fucilieri del nucleo di protezione antipirateria, compagni di Latorre e Girone, militari di cui si parla poco ma che hanno visto un pezzo del loro equipaggio portato via senza poter fare nulla, e che per 77 giorni sono dovuti rimanere nel porto di Kochi con la nave sequestrata. «L’intento è cercare di offrire materiali e informazioni per approfondire al meglio quanto accaduto in India», spiega a tempi.it Biloslavo, che domani sarà a Trieste al Circolo della stampa a presentare il volume, disponibile anche in cartaceo. «Anche nelle altre versioni epub è ricco di testi e immagini uniche. È il primo libro dedicato ai marò, e tutto è tenuto insieme da un filo comune molto chiaro: non si arriva a stabilire se i due militari siano colpevoli o innocenti, ma si sottolinea quanto affrettatamente sia stata gestita la vicenda, con errori e sgarbi diplomatici che hanno portato al mancato rispetto della parola data con il mancato rientro in India di qualche giorno fa».
LA PREFAZIONE DI CAPUOZZO. Il tutto è arricchito da diversi articoli ed editoriali apparsi su Il Giornale e dalla prefazione di Toni Capuozzo, inviato del Tg5. «Sono pagine molto interessanti», prosegue Biloslavo. «Toni conosceva bene Massimiliano Latorre, fin dai tempi della guerra in Afghanistan. “Max, l’amico di Kabul” è il titolo del capitolo, e non è casuale: il giornalista ha voluto raccontare l’accortezza e la precisione di quel soldato che gli aveva fatto da scorta durante i mesi di lavoro in terra afghana. E lui stesso si stupisce del fatto che un soldato come lui possa aver sparato in maniera affrettata contro un peschereccio».