“Equitalia non va solo riformata, va direttamente chiusa”. Così il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, uno dei primissimi ad aver “de-equitalizzato” il proprio paese a favore della riscossione da parte della Comunità Montana Valbelluna, risponde all’intervista rilasciata oggi dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino al Corriere della Sera (leggi qui l'intera intervista).
“Che una Istituzione così alta del Paese – prosegue De Carlo – confonda Equitalia con l’Agenzia delle Entrate è un fatto già gravissimo di suo. La prima riscuote crediti certi ed esigibili, la seconda scova gli evasori. Pertanto Equitalia non ha il ruolo di beccare i furbetti, ma è incaricata delle riscossioni dei crediti anche per conto di Enti pubblici. Purtroppo il metodo usato dalla società è del tutto inopportuno in un momento di crisi, perciò i Comuni tra cui il mio hanno scelto altri Enti incaricandoli della riscossione. Il che non significa favorire l’evasione, contro cui bisogna lottare con tutte le nostre forze, bensì applicare una legge dello Stato come ha fatto il mio Comune, ed avvicinare le Istituzioni ai cittadini in difficoltà, evitando gesti estremi e controllando i fascicoli giorno per giorno, proprio per separare i furbetti da situazioni gravose e spesso insostenibili”.
“Per quanto riguarda il mio Comune, vorrei rassicurare Giampaolino: dacchè è cambiato il metodo di riscossione coattiva e dei tributi, la percentuale dei cittadini che pagano regolarmente è perfino aumentata. Il che certifica che non è necessario riformare Equitalia, ma chiuderla proprio. Concordo – conclude De Carlo – sulla necessità di evitare la parcellizzazione in migliaia di micro-entità di riscossione, ed apprezzo infatti l’iniziativa del Consiglio regionale che sta lavorando per una società unica veneta. Giampaolino farebbe bene ad occuparsi, più che di esempi virtuosi di gestione amministrativa, degli enormi buchi nella Sanità di alcune Regioni, degli sprechi degli Enti intermedi, degli spropositati esempi di superstipendi di manager pubblici come quello, ad esempio, del direttore di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate”.Leggi a questo link il servizio di "Libero" sulle mie dichiarazioni; a questo link l'articolo di Bellunopress.it. Ecco i due lanci dell'agenzia AdnKronos:
FISCO: SINDACO CALALZO, EQUITALIA? DA QUANDO GESTIAMO NOI PAGAMENTI PIU' PUNTUALI Belluno, 21 ago. (Adnkronos) - Da quando il Comune di Calalzo (Belluno) gestisce 'in proprio' la riscossione dei crediti al posto di Equitalia "è aumentata ulteriormente la puntualità e la propensione del pagamento da parte dei cittadini, per quanto già questa fosse alta. D'altronde si sa che qui al Nord la tendenza a pagare le tasse è più elevata che al Sud". A sottolinearlo Luca De Carlo, il sindaco della cittadina montana, prima in Italia ad abbandonare Equitalia, che all'Adnkronos commenta le parole del Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. "Non voglio entrare in polemica di certo con il Presidente della Corte dei Conti ma il fatto che i comuni debbano lasciare Equitalia è una norma di legge dello Stato Italiano e noi qui a Calalzo semplicemente abbiamo anticipato una legge che prevede che i Comuni non possono, dal 2013, riscuotere tramite Equitalia ma debbono essere autonomi. Al di là di tutto comunque non penso che la gestione di questo tipo di riscossione da parte dei Comuni indebolira' l'azione di Equitalia: si tratta di circa il 5% di quello che l'ente si trova a incassare". (segue)
FISCO: SINDACO CALALZO, EQUITALIA? DA QUANDO GESTIAMO NOI PAGAMENTI PIU' PUNTUALI (2) (Adnkronos) - "Io - dice il sindaco - piuttosto ho caldeggiato la proposta veneta di una agenzia regionale che lavori con un con aggio piu basso rispetto al 9% di Equitalia; già la nostra raccolta viene fatta in convenzione con la comunità montana. La differenza? In primis la riscossione è indubbiamente piu umana. Capisco quello che vuol dire Giampaolino però non credo che quello che lui dice debba esser rivolto a chi applica le leggi ma verso chi legifera. Curioso ma in Italia oggi fa notizia chi le leggi le applica". Sul fronte poi dell'aggio che Equitalia applica per le sue prestazioni il primo cittadino della cittadina, divenuta famosa tanto per la Cena degli Ossi leghista con Bossi, Calderoli e terzo invitato Tremonti, quanto per la contro-cena organizzata gratis in piazza un paio di settimane fa, si chiede "perchè uno può portare i propri capitali all'estero e poi scudarli pagando solo il 5% mentre alla vecchina che non ha i soldi per pagare le bollette, e che comunque poi chiede aiuto al comune, si fa pagare il 9%?".