"Per Trenitalia siamo tutti stupidi: i cittadini del Cadore, i consiglieri comunali e il sindaco. Stupidi e magari anche in malafede, perché scriviamo all’Azienda cose che non emergono dalle loro ‘verifiche puntuali’. Bene, allora dico a Trenitalia che tutto ciò che abbiamo scritto, e cui ci viene risposto in 5 righe sul giornale a firma dell’Ufficio stampa, è documentato da foto, e che irridere in questo modo le giuste segnalazioni di un primo cittadino dimostra in primis la mancata volontà di risolvere un problema sentito dal territorio". Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, dopo aver letto sui giornali le 3 righe di risposta da parte dell’Ufficio stampa di Trenitalia alla sua lettera, interviene nuovamente a tutela degli utenti del Cadore che fruiscono della biglietteria automatica attiva da dicembre presso la stazione di Calalzo.
“Come San Tommaso – dice De Carlo – ci siamo recati nuovamente in stazione, per verificare se, come sostiene Trenitalia, ‘non si manifestino irregolarità significative’. Bene, la situazione si è palesata esattamente come io l’ho già riportata: macchinette mal funzionanti, che non ricevono contante, che accettano solo carte di credito o bancomat, che non rilasciano ricevute. Tutto è documentato da foto, che spedirò oggi stesso a Trenitalia, cosicché si rendano conto almeno dalle immagini di ciò che a tutta evidenza non hanno mai verificato di persona”.
“Immaginate il disagio degli anziani, che già hanno poca dimestichezza con le biglietterie automatiche e con i bancomat. O degli studenti, magari minori, che un bancomat non ce l’hanno. O degli universitari che dalle macchinette non possono fruire delle Carte-sconto, cosa che a Trenitalia magari fa anche piacere, ma alle famiglie un po’ meno. Per non parlare della normale cura dei binari, coperti di erbacce, e della stazione. Non so se il personale di Trenitalia abbia fatto o meno i controlli che dice, ma se così fosse, non dovrebbero esser sfuggiti i disservizi quotidiani che, ripeto, sopportiamo da 6 mesi. Ho deciso quindi di riscrivere all’Azienda, allegando le immagini del disservizio, perché anch’essa, come San Tommaso, o non vede o non vuole vedere, e perché capisca che siamo sì montanari, ma non scemi o bugiardi”. (PER GUARDARE LE FOTO DEI DISSERVIZI NELLE BIGLIETTERIE AUTOMATICHE IN STAZIONE A CALALZO, CLICCARE SULLE IMMAGINI CHE SI VISUALIZZERANNO INGRANDITE)