Due tariffari separati, uno riservato agli “stanziali”, l’altro per i “pendolari” del mordi e fuggi, e la totale gratuità per i residenti. Il primo con importi inferiori a quelli degli scorsi anni, il secondo con prezzi maggiorati, proprio per non equiparare chi arricchisce il territorio soggiornandovi a chi sale in giornata per fruirne.
Il nuovo Regolamento per la raccolta dei funghi, approvato la scorsa settimana all’unanimità dal Consiglio della Comunità montana Centro Cadore, apporta radicali novità a quella che fino ad oggi è stata la disciplina in materia, la cui gestione è affidata agli Enti comunitari dalla Regione. “Abbiamo deciso per la prima volta di suddividere le tariffe in due categorie – spiegano il presidente della Cm Pierluigi Svaluto Ferro e l’assessore ad Ambiente e Agricoltura Luca De Carlo -, abbassando gli importi per chi soggiorna nelle nostre strutture rispetto a chi viene al mattino, raccoglie i funghi e torna a casa senza lasciare nulla al territorio. Questo nell’ottica di una filosofia nuova, che agevola il turismo stanziale rispetto a quello ‘di rapina’. Il nuovo Regolamento per la raccolta dei funghi è uno dei primi tasselli a tutela della nostra montagna”.
Fatta salva la gratuità per chi vive nei 9 Comuni della Cm, il Regolamento prescrive che i non residenti documentino con autocertificazione la permanenza per almeno 2 notti in alberghi o strutture complementari; per loro la raccolta giornaliera costerà 10 euro (rispetto agli 11 degli anni scorsi, quella settimanale 20 euro, quella mensile 50 e quella annuale 75. Gli altri dovranno corrispondere 25 euro per la raccolta giornaliera, 50 per la settimanale, 75 per la mensile. “Abbiamo inoltre modificato le giornate di prelievo – spiegano infine Svaluto e De Carlo -: i residenti, esentati dal contributo, avranno libertà tutta la settimana, mentre i non residenti (stanziali e giornalieri) potranno raccogliere solo martedì, giovedì e sabato (non più la domenica), in modo da poter garantire controlli più puntuali sulla documentazione e sui quantitativi raccolti, al massimo di 3 chili a persona con titolo autorizzatorio eccezion fatta per i proprietari di fondi all’interno delle loro pertinenze”.Guarda il videoservizio di Antenna3 Belluno (10 maggio):