lunedì 13 dicembre 2010

ALLARME DI DON MENIA PER LA FUGA DEI GIOVANI: COMUNE DISPONIBILE A FINANZIARE ANCHE IDEE DELLA PARROCCHIA


“Condivido le preoccupazioni di don Lorenzo per quanto sta succedendo ai nostri giovani. Il mio Comune si è già mosso da mesi, ma sono disponibile ad accogliere anche le sue idee studiando il modo di finanziarle per dar loro concreta realizzazione, riconoscendo l’importantissimo ruolo che la parrocchia riveste nel tessuto sociale del paese”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo risponde così al grido d’allarme lanciato da don Menia riguardo alla possibile fuga dei giovani dal Cadore.
“Dal primo momento – dichiara De Carlo – la mia amministrazione si è attivata in questo senso per quanto di competenza, visto e considerato che i municipi hanno pochi margini per incidere sul percorso post-laurea quando la fuga dei cervelli è dovuta ad una congiuntura economica in forte difficoltà in tutto il Cadore. Per quanto riguarda la possibilità di influire sull’economia e sulle valutazioni strategiche, stiamo lavorando con i soggetti e le Istituzioni deputate a compiere delle scelte orientate alla permanenza dei giovani sul territorio. Spetta a noi primi cittadini già in prima istanza creare i presupposti affinché questo avvenga, e le attività da noi svolte muovono proprio in questa direzione. Lo certifica anche il fatto che Calalzo è uno dei pochi Comuni ad avere un referato alle Politiche Giovanili”.
“Nei mesi sono notevoli le iniziative attuate – aggiunge l’assessore Antonio Da Col - e ne cito solo alcune: dal bando per i giovani (che ha visto premiati 5 progetti realizzati da adolescenti del territorio proprio per arricchire il paese con le loro iniziative e progettualità) al recente finanziamento alle piccole società sportive da loro frequentate; dal Dj Contest dello scorso anno all’ordinanza anti-alcol, aggiungendo il servizio di ‘taxi’ notturno durante una festa a Lagole e il camper del Sert presente in ben 3 occasioni in paese. E poi le attività aggregative come il Camp e il campeggio in Ajarnola, realizzato in collaborazione con la parrocchia e riproposto dopo 7 anni di assenza. Cito inoltre iniziative dedicate a famiglie e bambini, come quelle che hanno avuto come teatro l’Arena, o i parcheggi rosa e la carta Famiglia. Concludo citando il Nightbus estivo da Cortina ad Auronzo e viceversa, cui abbiamo contribuito volentieri considerandolo un servizio essenziale, una priorità sia come servizio ai giovani che dal punto di vista della sicurezza stradale. Proprio in questi giorni stiamo lavorando per attivarlo anche in inverno, nella speranza che per tutte le amministrazioni del Cadore questa sia sentita come una priorità”.
“Io stesso – conclude De Carlo – mesi fa avevo lanciato l’allarme per un possibile spopolamento della montagna, fornendo i dati sulle nascite ed auspicando un incremento a livello comprensoriale di politiche e servizi destinati ai giovani, dall’adolescenza a quando decidono di formare una famiglia. Sono felice di apprendere che don Lorenzo la pensa alla mia stessa maniera, sapendo che per elaborare strategie condivise servono l’aiuto e le idee di più parti. Attendo per questo anche dal parroco di Calalzo segnali ed iniziative che il Comune valuterà di finanziare per quanto possibile, e in prima persona mi farò portavoce di queste istanze anche in Comunità Montana”.