giovedì 30 dicembre 2010

RACCOLTA DIFFERENZIATA, +14% IN TRE MESI, FRUTTO DELL'IMPEGNO DELLA COLLETTIVITA'. PRESTO NUOVO SISTEMA ANCHE PER IL SECCO

“Siamo passati in tre mesi dal 44% di raccolta differenziata ad una percentuale attuale del 58%; da quando la nostra amministrazione si è insediata, il dato è praticamente raddoppiato, dato che a giugno 2009 segnava un pessimo 31,12%. Un risultato eccezionale che va letto soprattutto come la volontà precisa di tutti i miei cittadini di ridurre il rifiuto secco e, di conseguenza, i costi di smaltimento a carico della collettività”.
Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo traccia il bilancio dei primi tre mesi col nuovo sistema di raccolta della frazione umida, entrato in vigore a fine settembre. “Un anno e mezzo fa – spiega il primo cittadino –, il nostro municipio si piazzava come maglia nera in Veneto, con il 31,12% di rifiuto differenziato (sotto la soglia di legge!) sul totale dei conferimenti. Abbiamo introdotto la nuova raccolta per l’umido, entrata in vigore a settembre di quest’anno, che ha indotto i cittadini a separare il più possibile gli scarti alimentari da quelli indifferenziati. In questo modo il rifiuto secco ritirato da Ecomont sul territorio è passato dalle 40 tonnellate di settembre alle 34 di ottobre alle 33 di novembre, ed oggi le percentuali pongono Calalzo come secondo Comune (dopo Lozzo) tra i 9 della Comunità montana”.
Il risultato positivo è stato possibile grazie ad una forte campagna di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza anche attraverso i gazebo in piazza, di attenzione per la manutenzione delle isole ecologiche, di sorveglianza verso eventuali ecovandali, cioè cittadini di altri comuni che vengono a scaricare le immondizie nei cassonetti di Calalzo. “In questo modo – prosegue il sindaco – siamo passati da un rapporto tra umido e indifferenziato di 1 a 16, a cifre che oggi si attestano in frazione di 1 a 3. Il che ci ha consentito di non aumentare la bolletta per i cittadini, nonostante la chiusura della discarica Ecomont di Mura Pagani che ha comportato il raddoppio del costo dello smaltimento per il Comune da 95 a 202 euro a tonnellata. Se non avessimo intrapreso la raccolta differenziata dell’umido, avremmo dovuto ovviamente adeguare a questo aumento le bollette in capo ai cittadini. Così non è stato, ed oggi siamo sulla strada giusta per un ecologismo dei fatti, a dimostrazione che la questione rifiuti non si tratta con slogan, ma con la buona volontà di tutti e sporcandosi le mani”.
“Il prossimo passo – conclude De Carlo - sarà, di concerto con la Comunità montana che ha delega in materia e con tutti gli altri 8 municipi, l’introduzione della raccolta del secco porta a porta, che consentirà un più attento controllo dei conferimenti ed anche di togliere dalle strade ingombranti cassonetti oggetto di ecovandalismi.
Il sistema nei prossimi giorni verrà testato da Ecomont a Grea, e coinvolgerà inizialmente il territorio di Calalzo, Domegge, Lozzo e Pieve per poi estendersi a tutti gli altri comuni della Comunità Montana Centro Cadore; nelle isole ecologiche verranno lasciati solo i cassonetti per la plastica, il vetro, l’umido e la carta, in modo da ridurne l’impatto in un territorio come il nostro ad altissima vocazione turistica”. (per leggere il pezzo del "Corriere delle Alpi" di oggi, a firma Maria Ioppi, si può cliccare sull'immagine a fianco e stamparla)