Bollette dei rifiuti abbattute del 20%, Imu al minimo e comunque inferiore di 2 punti rispetto all’Ici di un tempo. Due novità contenute nel Bilancio di previsione approvato ieri dal Consiglio comunale di Calalzo, e pur in un momento di tagli agli Enti locali (ammontano a 75.000 euro i minori trasferimenti decisi dal Governo Monti nei confronti del municipio cadorino) segna il passo nell’alleggerimento più che sensibile della pressione tributaria sui cittadini.
“Grazie ad una razionalizzazione delle risorse pubbliche – dichiara il sindaco Luca De Carlo –, e grazie ai calaltini che ci hanno seguiti nell’incrementare la differenziata quanto più possibile, possiamo dire oggi che le prossime bollette dei rifiuti saranno inferiori mediamente del 20% rispetto alle attuali, praticamente per circa 50 euro a famiglia. Per quanto riguarda l’Imu sulle prime case, prima dell’abolizione da parte del Governo Berlusconi era al 6 per mille con una detrazione di 103 euro, mentre oggi la mettiamo ai minimi, cioè al 4 per mille con detrazione di 200 euro, e al 7,6 per mille sulle seconde. Abbiamo deciso di mantenere quest’ultima aliquota per non penalizzare le oltre 200 famiglie residenti in paese che sono anche possessori di un ulteriore immobile che per ragioni di mercato non affittano e non produce reddito. Pertanto abbiamo fissato l’aliquota alla soglia di legge, senza inasprire ulteriormente l’imposizione fiscale attuale”.
La novità più importante però riguarda appunto la Tarsu, ovvero la tariffa rifiuti: “All’inizio del nostro mandato, 2 anni fa – dice De Carlo -, eravamo la maglia nera del Veneto in fatto di differenziata, mentre oggi andiamo ben oltre il 75%. Risultato che fino al 2011, anche a causa del raddoppio dei costi a nostro carico per lo smaltimento del secco in discarica, non aveva permesso l’abbassamento delle bollette. Oggi, a costi di discarica invariati ma a percentuali altissime di differenziata, possiamo intervenire in maniera decisa a vantaggio dei calaltini, tagliando le imposte del 20% in media. In questo modo, le famiglie risparmieranno nella Tarsu una cifra vicina o superiore a quella che pagano di Imu. In un momento di tagli da parte del governo e di crisi per gli Enti locali, Calalzo ottiene un risultato che non esito a definire straordinario, premiante sia per la nostra amministrazione che per i cittadini che finora ci hanno seguiti con un impegno ambientale costante ed evidentemente più che fattivo. Laddove molti, forse troppi, si spendono in proclami, buone intenzioni ed annunci, noi a Calalzo facciamo seguire le azioni concrete, non solo non mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, ma anche e addirittura con sconti sensibili sulle bollette. In tal modo limitiamo al minimo l’impatto dell’Imu decisa dal Governo Monti, e che non ci trova assolutamente d’accordo per quanto riguarda la tassazione di immobili, come le prime case, che non producono reddito e che per le famiglie costituiscono il frutto del lavoro di una vita”.