“Quello che inizia oggi è un progetto strategico per il paese di Calalzo, che realizziamo a costo quasi zero con l’obiettivo di renderlo un riferimento operativo per i genitori che lavorano. Un altro tassello del nostro progetto sociale di contrasto allo spopolamento, su cui investiamo molto anche in termini di aspettative perché sia utile davvero a tutto il territorio. Oggi di fronte alla maggior flessibilità del lavoro, non si può prescindere da un nuovo Welfare che punti al sostegno soprattutto per le mamme che lavorano: il Comune, per quanto di propria competenza, vuole attivarsi in tal senso”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo inaugura oggi, dopo oltre un anno di lavoro, lo “STUDIO GIOVANI”, un centro per lo studio assistito e le attività pomeridiane che prende il via per gli alunni delle elementari nei locali "ex asilo vecchio" in via Toffoli, nelle adiacenze della piazza del paese.
“Dall’inizio della nostra amministrazione – spiega De Carlo – avevamo l’idea di far nascere delle iniziative che guardassero 20 anni avanti, e sostenessero le famiglie. Lo Studio Giovani va proprio in questa direzione: offrire ai genitori che lavorano anche lontano la possibilità di lasciare i figli in mani sicure dopo la scuola. Abbiamo creato quindi un luogo ad essi dedicato, dove svolgeranno i compiti scolastici e dove potranno impegnarsi in attività ludiche e istruttive una volta terminata la fase di studio”. Venerdì prossimo, dalle ore 18, è in programma un “open day” inaugurale per tutti i genitori che volessero rendersi conto di persona delle caratteristiche del progetto: i responsabili di Studio Giovani saranno a disposizione per illustrare come poter fruire di questa opportunità, accettando consigli e suggerimenti.
Il servizio, che proseguirà dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18, parte oggi ed è dedicato ai ragazzini delle elementari che risiedono in paese o che vi frequentano le scuole. Per le prime due ore i bambini divisi in gruppi svolgeranno i compiti, nelle successive due alcune attività e giochi dopo una merenda assieme. “Saranno assistiti da una giovane neolaureata, supportata nella parte ludica da volontari e associazioni. La gestione è ad opera di una Cooperativa sociale. Ciò che tengo a sottolineare è che per il Comune questo progetto parte a costo praticamente nullo, se consideriamo il contributo prezioso offertoci dalla De Menego per gli arredi, e il bando di Fondazione Cariverona (Cantiere della provvidenza – Seconda opportunità) cui abbiamo partecipato e che prevede l’impiego anche di neolaureati inoccupati. Ma se anche avessimo dovuto in qualche modo aumentare l’impegno economico a carico del Comune, avremmo comunque cercato di farvi fronte nel migliore dei modi, tanto consideriamo questo progetto sentito e fondamentale. Lavoreremo pertanto per incrementarlo ed estenderlo il più possibile a tutte le famiglie che presentano questa esigenza. Oggi ai genitori chiediamo un contributo giornaliero, cui sono esentati coloro con situazione Isee inferiore ai 5.000 euro, e che viene ridotto per chi iscrive più di un figlio. Si tratta comunque di un work in progress, che inizia facendo attenzione al rapporto costi/benefici, ma che presenta ampi spazi di miglioramento: i contributi ricevuti ci consentono di intraprenderlo con prudenza senza gravare sulle casse del Comune. E’ però il primo mattone di un servizio strategico, che costituisce anche un ulteriore punto di aggregazione giovanile rispetto alla Casa della Gioventù e alla Biblioteca. E per noi rappresenta il coronamento di un percorso in cui abbiamo investito progettualità e fatica nell’ultimo anno e mezzo, certi di poterlo incrementare rendendolo di aiuto a quante più famiglie possibile anche non di Calalzo”.Leggi la notizia in Ansa cliccando qui.