Visto il successo raccolto nel 2012, con quasi 1.000 ospiti, torna domani sera mercoledì 7 agosto la
Cena popolare, durante la quale amministratori da tutto il Cadore
serviranno ai tavoli con addosso la maglietta arancione “Io amo
Calalzo”. Una iniziativa a partecipazione libera nata appunto un anno fa
allo scopo di raccogliere in piazza tutti coloro che si impegnavano per
il paese o lo avevano nel cuore. Un evento dal successo insperato,
tanto che alla cena, a conti fatti, aveva partecipato circa un migliaio
di cittadini, turisti, affezionati ed amici del paese cadorino.
Anche
questa volta, a partire dalle 19.30, il cibo sarà gratuito ed offerto
dal Gruppo Natura, e sarà portato ai tavoli direttamente da sindaci e
amministratori tra i quali il primo cittadino di Calalzo Luca De Carlo
con alcuni consiglieri e assessori, quello di Perarolo Pierluigi
Svaluto, quello di Cortina Andrea Franceschi con l’assessore Giovanna
Martinolli, il consigliere Andrea Golin di Auronzo, e numerosi altri
volontari.La
festa si terrà nella piazza principale del paese, di fronte al
municipio, dove saranno allestiti i tavoli ma soprattutto numerosi stand
per la promozione e per i bambini. “Ve ne sarà uno che farà conoscere
il progetto dell’Orto didattico, coi risultati conseguiti dai ragazzini
diversamente abili nel tempo – spiega De Carlo -. Ci saranno presenti
inoltre depliant informativi di tutte le attività del Comune e delle
possibilità turistiche che offriamo. Un altro gazebo ospiterà il
Soccorso Alpino, presidio indispensabile per le nostre montagne e per
chi sceglie di viverle e visitarle. E poi un angolo speciale per i più
piccoli, con i giochi gonfiabili e il Truccabimbi. La serata sarà
allietata da un complesso che suonerà musiche degli anni ’60, ’70 ed
’80. “Alla cena popolare sono invitati davvero tutti – conclude De Carlo
-, non solo i calaltini ma chiunque ami il paese. Attendiamo centinaia
di ospiti, anche stavolta… per significare che la nostra terra può
davvero contare su tantissime persone disposte a lavorare per lei, se
già non lo stanno facendo”.