sabato 24 agosto 2013

CASE CHIUSE, ANCHE A CALALZO PARTE LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM

A Calalzo si firma per la riforma della legge Merlin e la riapertura delle case chiuse. Lo annuncia il sindaco Luca De Carlo, che allo scopo ha messo a disposizione i moduli per la richiesta di referendum abrogativo tutti i giorni dal lunedì al sabato in municipio, con orari 10-12.30. E così anche Calalzo, come centinaia di altri Comuni in Italia, ha scelto di contribuire all’iniziativa partita dal sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini, specificando che “si tratta di una battaglia di civiltà, decoro e igiene per le ragazze, e un modo di eliminare la mafia che è alle spalle dello sfruttamento della prostituzione. Se si riaprissero le case chiuse, ci sarebbero maggiori controlli sanitari e si svuoterebbero le strade dal mercato del sesso a pagamento, indecoroso per i nostri paesi. Inoltre, si stima che il giro di affari del racket sia di circa 4 miliardi l’anno, tutti esentasse e che vanno ad alimentare la criminalità. A tutto questo, senza dare giudizi morali che non spettano a chi deve far applicare la legge, va posto un limite, esattamente come avviene in tutta Europa dove la prostituzione non si esercita in strada da anni”. “Che anche una sindaca come Angela Colmellere di Miane, abbia aperto le sottoscrizioni di questo referendum nel suo municipio – aggiunge De Carlo – è significativo: pieno appoggio da parte mia a lei, che da donna è sicuramente ancora più sensibile allo sfruttamento di ragazze spesso giovanissime da parte della malavita. Calalzo fa la propria parte e apre la raccolta firme in municipio tutte le mattine. Invito i cittadini a sottoscriverla, anche i non residenti nel comune: c’è tempo fino al 30 settembre e servono 500.000 firme… chiedo di non prendersi all’ultimo ma di venire subito con un documento di identità, per dare agli italiani la possibilità di scegliere se riaprire o meno le case chiuse dalla Legge Merlin”.