"A spasso con il Sindaco" ha sfondato il muro delle 1000 presenze in tre anni. Un successo decisamente inaspettato che ci consente alcune riflessioni su turismo e cultura. Ci siamo resi conto infatti guardando i numeri ed ascoltando i commenti di un campione di oltre mille persone, quali sono le esigenze e le richieste di un mercato, quello turistico, in continua evoluzione. Spendersi in prima persona certamente ha contribuito ad aumentare l'appeal dell'iniziativa soprattutto tra i turisti proveniente dalle città che raramente hanno a disposizione un sindaco per oltre due ore, ma è stato il rendere popolare ed alla portata di tutti che ha consentito di raggiungere questi numeri. Raccontare storie ed aneddoti in maniera semplice senza la supponenza di molti professionisti della cultura, gente più brava nei salottini bene che in mezzo alla gente, ha coinvolto ed appassionato i tanti che hanno condiviso la passeggiata tra le case di un borgo meraviglioso. Anche Rizzios infatti c'ha messo del suo: il suo fascino, l'essere stato testimone del tempo ma soprattutto protagonista ci ha consentito di spiegare e raccontare l'evoluzione della nostra società. Un luogo stupendo ma che per essere apprezzato a pieno necessita di una guida e qui si apre tutta la questione relativa alla mancanza nella nostra area di persone titolate a farlo. Allora per sopperire a questa mancanza ci si spende in prima persona rischiando anche di essere "maccheronici", esponendosi alle critiche più o meno velate di chi di cultura vive. Ma ce ne siamo fregarti altamente, abbiamo continuato sulla strada che ci eravamo prefissasti all'inizio del nostro mandato ed oggi i numeri, che sono dati oggettivi, dimostrano ampiamente che non ci eravamo sbagliati. "Io amo Calalzo" è anche questo!