venerdì 14 gennaio 2011

COMUNI ALLEATI PER LA PROMOZIONE TURISTICA: RISPOSTA AL TAGLIO DI FONDI E ALLE ISTANZE DEGLI OPERATORI

Un protocollo che sancisca accordi tra amministrazioni comunali per promuovere i rispettivi territori, le opportunità culturali o turistiche, le prenotazioni alberghiere, gli eventi e gli appuntamenti. In un periodo di tagli al settore della promozione, denunciati lunedì scorso all’assessore regionale Finozzi soprattutto dagli albergatori del Cadore come una grave carenza che rischia di far fallire molte aziende, a muoversi sono i Comuni, intraprendendo a costo zero iniziative che facciano conoscere ai cittadini le bellezze e le possibilità del territorio. “Cerchiamo di rispondere alla scarsità di risorse nel settore dell’ospitalità – spiega il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, promotore ed ideatore del Protocollo tra diversi municipi del Veneto -, nonostante la competenza nella promozione turistica non sia dei Comuni. Per quanto riguarda il Centro Cadore, soffriamo peraltro anche la mancanza di un Consorzio per la promozione turistica, e questo penalizza in primo luogo gli albergatori, i ristoratori e gli operatori del settore, ma anche tutte quelle associazioni ricreative, culturali e sociali che organizzano iniziative senza riceverne un’adeguata pubblicizzazione. Non credo sia impensabile, in un momento come questo, cercare di mantenere in vita le nostre piccole imprese e la rete dell’ospitalità, ‘alleandoci’ tra sindaci per promuovere i rispettivi territori e le iniziative che organizziamo. Tutto questo nella consapevolezza che la crisi colpisce certamente le nostre strutture ricettive che peraltro soffrono la concorrenza con il Trentino Alto Adige e il Friuli. Il fenomeno va arginato con celerità nonostante la paralisi che, a causa dei tagli nei finanziamenti, paralizza gli Enti pubblici generalmente preposti alla promozione turistica. A chiederlo a noi sindaci, prima interfaccia dei cittadini sul territorio, sono gli albergatori e gli operatori della ricettività, che ci riferiscono una situazione realmente d’emergenza: spetta a noi provare a fare la nostra parte per attutire per quanto possibile gli effetti di questa crisi che si ripercuote soprattutto su settori non vitali per la gente come le vacanze”.
Il Protocollo, che resterà comunque aperto a tutti i Comuni, Enti e associazioni che vorranno aderire, ha come obiettivo generale la condivisione delle idee strategiche, delle iniziative e delle informazioni per l’attuazione di un percorso teso a sviluppare nuovi modelli di fruizione turistica, ambientale e culturale, capaci di far conoscere i territori ad un pubblico di cittadini e potenziali visitatori. I sindaci si impegneranno a diffondere anche attraverso i loro mezzi di comunicazione e appositi spazi nei municipi gli eventi, le manifestazioni, la disponibilità alberghiera e ricettiva a prezzi convenzionati, le iniziative di promozione e valorizzazione enogastronomica e turistica, attraverso manifesti, deplianti, avvisi pubblici. Inoltre promuoveranno la partecipazione dei propri cittadini ad eventi organizzati nei comuni sottoscriventi il Protocollo, agevoleranno la conoscenza da parte dei potenziali visitatori di offerte, disponibilità e prezzi agevolati in strutture alberghiere del territorio, oltre che della loro accessibilità per diversamente abili, delle loro dotazioni sportive o particolarità turistiche, delle opportunità di acquisto di prodotti tipici o enogastronomici.
Il protocollo sarà sottoscritto nelle prossime settimane, per dare il via entro la primavera a una rete di informazioni nei vari territori in vista della stagione estiva. “Le analisi di mercato indicano che con la crisi le ferie diventano ‘brevi’ sia come durata che come destinazione – spiega De Carlo -. Oggi vediamo aumentare sensibilmente la percentuale di veneti che trascorrono le ferie o i week-end in Veneto, e il protocollo tra Comuni va proprio in questa direzione, visto e considerato che è caratteristica identitaria del nostro popolo il rimboccarci le maniche nei momenti difficili sia che si parli di emergenza che di economia. Non possiamo permettere che le nostre imprese turistiche si trovino a chiudere, in un Veneto leader nell’ospitalità a livello nazionale con un patrimonio di quasi 61 milioni di presenze che in un momento di difficoltà scelgono vacanze a corto raggio rimanendo all’interno dei confini regionali”.
Alcuni sindaci del Trevigiano hanno già offerto a De Carlo la propria disponibilità a mettersi in rete per la promozione turistica e culturale: “Naturalmente il protocollo è sottoscrivibile via via da ogni amministrazione che volesse attuare strategie comuni e far conoscere le proprie opportunità per i visitatori. Più la rete è estesa, includendo anche aziende, alberghi e ristoranti, più si possono offrire ai propri cittadini informazioni e possibilità, agendo con maggiore efficacia in un’ottica vantaggiosa di sinergia a costo zero”.