“Non vorremmo che la sospensione temporanea del collegamento ferroviario da Ponte nelle Alpi a Calalzo precludesse in realtà all’idea di Trenitalia di interrompere il servizio in via definitiva”. La reazione dei sindaci Luca De Carlo (Calalzo) e Roger De Menech (Ponte nelle Alpi) dopo l’incontro di stamattina in Provincia non si è fatta attendere: annunciano infatti di aver chiesto al vicepresidente Silver De Zolt, che si è immediatamente attivato con la Regione, un colloquio per comprendere il destino del collegamento ferroviario tra la Valbelluna e il Cadore. “Abbiamo ricevuto in questi giorni numerosissime proteste dai nostri cittadini già per la sospensione temporanea del servizio, prevista al momento fino ad ottobre – dichiara De Menech –. Ora il rischio e le preoccupazioni sono che Trenitalia decida di interrompere a Ponte la ferrovia, danneggiando un intero comprensorio e tutta la parte nord della provincia. Questo nonostante le ripetute sollecitazioni inoltrate alla stessa Trenitalia dal vicepresidente De Zolt”. “Non vogliamo nemmeno immaginare una prospettiva di questo tipo – gli fa eco De Carlo –, dato che gli utenti si stanno convincendo che la decisione di Trenitalia vada nella direzione di verificare la reazione del territorio nei confronti della soppressione del servizio. In questo caso confermo nella maniera più assoluta la contrarietà di tutta la parte alta della provincia e non solo, visto che anche il sindaco di Ponte ha manifestato come me tutta la sua preoccupazione. Una scelta del genere da parte di Trenitalia sarebbe compiuta nella sola logica di una penalizzazione eccessiva per un territorio che a quel punto avrebbe unicamente l’Alemagna come direttrice verso nord. Per questo siamo scesi oggi in Provincia, e grazie al vicepresidente Silver De Zolt avremo presto un incontro a Venezia. Incontro nel quale, come sindaco di Calalzo, illustrerò all’assessore Chisso o ai dirigenti del Settore Mobilità anche le problematiche relative alla nostra biglietteria che già è stata oggetto di discussioni con i vertici di Dolomitibus”. “Al di là del caso specifico del mio paese – aggiunge De Carlo - la paventata interruzione del collegamento ferroviario non riguarda solo i comuni interessati dalla tratta, ma rischia di penalizzare l’intero Cadore: su questo sono certo di raccogliere e coniugare le istanze di tutti i miei colleghi sindaci del comprensorio. Non dimentichiamo ad esempio che la Ciclabile delle Dolomiti, inaugurata un anno fa da Galan e Chisso ed oggi già interessata da oltre 60mila passaggi, ha uno dei suoi due ‘terminali’ di partenza proprio nella stazione di Calalzo”.
I due sindaci, raccogliendo il disagio degli altri primi cittadini del Cadore, non intendono quindi desistere e porteranno le istanze degli utenti della tratta ferroviaria in Regione, quando, secondo le richieste della Provincia, sarà convocato l’incontro con l’assessore Chisso, il dirigente della Mobilità Bruno Carli e i vertici di Trenitalia: “Chiederemo un segnale di attenzione per un territorio che ha sempre riscontrato nella ferrovia un collegamento fondamentale per la propria mobilità e per il turismo – concludono De Menech e De Carlo –. Ci muoveremo con assoluta sinergia e decisione per mantenere il collegamento a tutti i costi, approfittando dell’occasione per illustrare le ulteriori problematiche del servizio ferroviario nella parte alta della provincia”. (in alto a destra la notizia apparsa sull'Ansa, per leggerla cliccare e scaricare l'immagine ingrandita)