sabato 4 settembre 2010

CICLABILE DELLE DOLOMITI, QUOTA 59MILA PASSAGGI. DE CARLO: “ORA MARKETING IN RETE PER PORTARE TURISTI IN CENTRO CADORE, ARRIVO E NON SOLO TRANSITO DA PIANURA A CORTINA”


“Dobbiamo già cominciare a lavorare assieme alla Provincia in vista della prossima stagione turistica in un’ottica comprensoriale, chiedendoci che turismo vogliamo, studiando i flussi e le abitudini dei visitatori, intraprendendo una campagna di marketing promozionale semplice e diretta che parta, perché no, dalla Ciclabile delle Dolomiti. Gli sforzi dei Comuni non possono più restare isolati o unidirezionali”. L’appello è del primo cittadino di Calalzo Luca De Carlo, che proprio oggi ha affisso una nuova cartellonistica d’impatto e di sicura utilità lungo la pista per bici, per rendere quest’ultima individuabile e logisticamente fruibile ad un potenziale anche di migliaia di persone. All’esterno della stazione calaltina, il claim del lenzuolo 8x3 recita “Partenza per l’Europa”: “Adesso – dichiara De Carlo – vogliamo però che si lavori sulle modalità di lasciare risorse in loco, affinché il turista in Centro Cadore non sia solo in partenza verso Cortina ma anche in arrivo, potendo fruire della straordinarietà del territorio ma anche di strutture d’eccellenza”. Una di queste è appunto la Ciclabile della Dolomiti, che oggi ha già raccolto ben 58.616 passaggi e che il Comune ha dotato di segnaletica orizzontale e di cartellonistica, sistemando la strada che conduce ai laghetti di Lagole; lunedì prossimo inoltre inizieranno i lavori per il parco giochi. “A Calalzo – spiega De Carlo - proprio a poca distanza dalla fine della ferrovia c’è un laghetto di acqua termale immutato da 2500 anni, teatro di leggende fin dall’epoca dei paleoveneti. E poi negozi di articoli sportivi, alberghi, un ostello per la gioventù, e a breve anche un parco giochi attrezzato per le famiglie. Tutto questo non è conosciuto da tutti coloro che invece si dirigono a Cortina, anche per la mancanza finora di una promozione unitaria della pista e dell’offerta turistica dei comuni che questa percorre. Perciò dico che è ora di cominciare assieme alla Provincia e alle amministrazioni del Centro Cadore a studiare un marketing turistico unitario attorno alla Ciclabile delle Dolomiti. Ad ogni modo l’assessore provinciale Vettoretto e il presidente di Dolomiti Turismo Minella mi hanno appena promesso il proprio impegno per produrre una cartellonistica unitaria che garantirà fin dall’inizio della prossima stagione un servizio eccellente per i fruitori della pista, che così diverrà facilmente individuabile a chi ad esempio arriva dalla ferrovia. Nel contempo si dovrà ragionare sull’incentivazione del marketing locale promuovendo la Ciclabile delle Dolomiti negli alberghi, facendo conoscere il servizio di Bike´n´bus per spiegare ai turisti che dopo la `discesa´ da Cortina possono risalire comodamente in corriera”.
L’ipotesi dovrebbe muovere sulla falsariga di quanto già accade lungo la San Candido-Lienz, sfruttando l’enorme potenziale turistico di Cortina e la morfologia della valle del Boite lungo cui la pista muove in direzione Calalzo. L’idea potrebbe essere quella di arricchire l’area limitrofa alla Ciclabile con una serie di offerte appetibili per chi scende dall’Ampezzano: “Oltre al paesaggio, che è unico, dobbiamo mettere in rete e far conoscere aree sosta ma anche ristoranti, negozi, parchi gioco; Calalzo in tutto questo si sta attrezzando visto e considerato che prima dobbiamo creare un servizio, poi promuoverlo e ‘venderlo’. Perciò questa pista ciclabile, su cui noi Comuni ci stiamo impegnando da tempo anche coprendo spese non di nostra competenza, non può essere solo un veicolo che porta in Ampezzo prescindendo dal territorio cadorino. Tutto il comprensorio deve fruire dei vantaggi della Ciclabile, ponte tra Veneto, Austria ed Europa ma col Cadore come punto di sosta e di conoscenza”.