“Quando si parla di spostare una sede da un comune all’altro, dobbiamo mettere al centro di ogni decisione un solo parametro: i benefici per i nostri cittadini. Vogliamo rendere la Comunità montana non un sistema di scatole vuote, ma sempre più un generatore di servizi essenziali a chi vive nelle terre alte”. Luca De Carlo, sindaco di Calalzo ed assessore della CM Centro Cadore, illustra le ragioni del trasferimento dall’attuale immobile di Cima Gogna a palazzo Fiori Fanton Giacobbi a Calalzo.
La sede attuale della CM a Cima Gogna |
“La nuova struttura è baricentrica anche in un’ipotesi futura di accorpamento di altre Comunità montane – prosegue De Carlo -, oltre a rappresentare una sede consona ad ospitare i nuovi servizi da erogare anche ai sensi del disegno di legge 78. Esempio banale ma verificabile: la signora Maria da Venas, così come i cittadini di Pieve, non dovranno più recarsi a Cima Gogna per fruire dello Sportello Unico delle Attività Produttive (servizio cui non aderisce soltanto Auronzo, nel cui territorio si trova l’attuale sede). Oltretutto l’immobile attuale, di proprietà della CM ma i cui spazi risultano inadeguati, non dispone nemmeno della possibilità di allacciarsi all’Adsl, cosa che in un mondo sempre più tecnologico condiziona le nostre attività, e il più vicino ufficio postale è a qualche chilometro di distanza. Infine, la struttura di Cima Gogna serve anche il GAL che pagando l’affitto reclama giustamente più spazio, e le trattative con altri Enti che vorrebbero utilizzarlo sono ben avviate. Basterebbe molto meno di questo per convincere qualunque ragionevole amministratore della bontà del trasferimento della CM a Calalzo. Le prese di posizione isolate e sterili, di fronte alla piena condivisione dei rappresentanti in CM di tutti i municipi (eccetto di quello di Auronzo), non tengono conto delle reali esigenze dei cittadini che invece debbono sempre essere al centro di ogni processo decisionale”.
“Al momento attuale – dichiara il sindaco di Calalzo – la Comunità montana si occupa tra le altre cose anche di assistenza agli anziani e di manutenzioni ambientali: troppo spesso queste fondamentali azioni vengono ignorate dalla gente. I servizi e chi li eroga vanno perciò avvicinati ai cittadini, con la volontà di essere un riferimento ‘di prossimità’ e non solo ideale, dato che la CM è e vuole continuare ad essere uno strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio”.