“In un momento in cui i primi cittadini si stanno unendo per raccogliere in tempo utile i numeri sull’ospedale di Pieve da portare a Venezia per l’incontro col governatore Zaia, diffondere cifre a caso non fa che aumentare la preoccupazione dei cittadini. Credo quindi, in quanto promotore di questa ‘raccolta di dati’, di fornire lo stato delle cose relativamente alle nascite nei singoli comuni del Cadore e Comelico: dai numeri ciascuno, in primis Zaia, potrà trarre oggettive valutazioni sull’utilità dei servizi nel territorio”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo rende pubbliche le cifre sulla natalità nei vari comuni dell’area cadorina, fornite ufficialmente dalle Anagrafi ed aggiornate allo scorso 30 settembre. “In totale, i neonati nei 21 municipi sono 201 (vedi tabella a destra). Il reparto di maternità dell’ospedale di Pieve ha accolto alla stessa data 120 mamme, di cui 96 afferenti dai Comuni del distretto e 24 provenienti da fuori. Ora – spiega De Carlo – penso che queste cifre siano inoppugnabili e al di là di ogni valutazione in merito. Comprendo le preoccupazioni dei cittadini per la sopravvivenza dell’ospedale di Pieve in un’ottica di ottimizzazione dei servizi a livello regionale, preoccupazioni che sono anche le mie, dato che partecipo al tavolo di lavoro che ha stilato il documento da presentare al governatore. Ma credo che ogni legittima azione a favore del mantenimento dei servizi sul nostro territorio debba partire da questi dati oggettivi. Ho, allo stato delle cose, un mio punto di vista che contempla l’esigenza primaria dei miei cittadini di mantenere e migliorare i servizi sanitari oggi presenti. Penso, e lo ripeto, che dobbiamo scendere a Venezia chiedendo il mantenimento del 25% delle risorse in più per il Bellunese, visto e considerato il disagio riconosciuto a questo territorio, avanzando proposte concrete che puntino, pure in un’ottica di ottimizzazione, al miglioramento della qualità per i cittadini, che sono la nostra prima preoccupazione”.