“In un momento in cui chiediamo a Venezia maggiori forme di autogoverno alla luce della specificità della montagna, penso sia ora di dimostrare che saremo in grado di gestire le nuove competenze, fin dagli Enti locali ‘di prima mano’ come sono i Comuni. Per questo ho scritto alla Magnifica Comunità del Cadore chiedendole di organizzare dei corsi per amministratori, aperti soprattutto ai giovani che vogliono candidarsi a governare i municipi. Anche questa è una forma essenziale di politica giovanile: fare formazione per il futuro del Cadore”. Il sindaco di Calalzo Luca De Carlo rende pubblici gli obiettivi della richiesta, inoltrata al presidente della Magnifica Renzo Bortolot, di attivare dei corsi formativi per amministratori pubblici, aperti anche a chi avesse la volontà di entrare in politica adoperandosi per il territorio.
L’iniziativa del primo cittadino calaltino ha un ‘precedente’ storico: “Nel 1331 si inaugurò in Cadore la prima Scuola di grammatica e retorica allo scopo di formare i governanti locali. Per questo motivo, il territorio ricevette dalla Serenissima una speciale autonomia, perché Venezia riconobbe che quest’area era in grado di amministrarsi da sé. Ecco, questo principio dobbiamo replicare oggi, in un periodo in cui auspichiamo dalla Regione forme di specificità connesse proprio alla particolarità della montagna. In un contesto simile, dobbiamo dimostrare di predisporre degli strumenti per conoscere e migliorare la gestione della cosa pubblica. Il nostro ruolo di amministratori lo impone, e lo richiede la gente che vuole che i propri governanti, soprattutto locali, sappiano di cosa trattano per non commettere errori e dare stabilità e programmazione agli enti. Io stesso ho partecipato negli anni a due corsi formativi: uno quando ero ancora in minoranza, organizzato dal Centro Studi Bellunese, ed uno appena terminato in Provincia, che mi ha impegnato per cinque mesi tutti i sabati mattina”. “Ciò a cui penso – conclude De Carlo – è un corso che metta soprattutto i giovani nella condizione di conoscere le basi della pubblica amministrazione per evitare il qualunquismo. Vorrei fossero attivate lezioni per capire come funziona la macchina municipale, il bilancio di un Comune, come si scrive una delibera, che poteri ha un sindaco nel redigere ordinanze, quali sono i ruoli dell’esercizio dell’Ente locale. Tutti aspetti essenziali per un amministratore o per chi vuole diventarlo, aspetti da cui non possiamo più prescindere proprio alla luce delle nostre richieste di autogoverno a Venezia. Penso, in questo, di trovare concordi anche i colleghi sindaci dell’area cadorina”.
Lo stemma della Magnifica Comunità del Cadore |