venerdì 3 agosto 2012

"I PADRONI DEL VENETO", NUOVO LIBRO DEL GIORNALISTA MAZZARO, ARRIVA A CALALZO!

Ruota attorno ai due protagonisti politici degli ultimi 20 anni in regione, l'ultimo 'Doge' Giancarlo Galan, e l'enfant prodige della Lega Luca Zaia, "I Padroni del Veneto", il nuovo libro del giornalista padovano Renzo Mazzaro (edizione Laterza), che sarà presentato a Calalzo in sala consiliare mercoledì prossimo 8 agosto alle 18.30 (ingresso libero), durante la serata "IO AMO CALALZO". Con stile corrosivo, ma documentatissimo, avendo seguito per i giornali del gruppo Finegil la politica regionale fin dal 1986, Mazzaro ripercorre splendori e miserie della classe dirigente che ha guidato il Veneto dal 1995, facendolo comunque restare "un nano politico" a fronte del suo (ormai declinante) gigantismo economico. Una regione suddita di interessi altrui, che, è la teoria del libro, fino ad oggi ha preso ordini alternativamente da Milano o Roma, senza sapersi dare una leadership autonoma. Mazzaro ha penna tagliente e nel libro, come ha sempre fatto anche da cronista, non fa sconti a nessuno: né a Giancarlo Galan, che per 15 anni ha guidato la Regione "appeso al consenso di Silvio Berlusconi, franando poi con lui", né a Zaia, l'attuale governatore, che pur giovane e rampante sarebbe stato incapace - sostiene l'autore - di "smarcarsi dai diktat della Lega e di Bossi". Non ne esce meglio il centrosinistra, incapace di approfittare delle contraddizioni del centrodestra, e anch'esso in pratica 'comandato' da Roma. Ne 'I Padroni del Veneto' si ritrovano tutti gli intrecci tra politica e affari. Un gruppo in realtà ristretto di potenti industriali, racconta Mazzaro, "sempre gli stessi", che declinata l'era Galan e del suo Pdl hanno fatto a gara per accreditarsi con i nuovi 'padroni' della Regione, ora della Lega. Anche con la classe imprenditoriale Mazzaro non è tenero, concludendo che gli industriali veneti, potenti e famosi nel mondo, non sono riusciti a darsi una rappresentanza nazionale degna del loro peso. Il libro arriva praticamente all'attualità di questi mesi, con lo sconquasso della Lega Nord e la salita in quota nel Carroccio veneto e nazionale di Flavio Tosi. Gustosi i dietro le quinte delle vicende politico-economiche che Mazzaro ha seguito da vicino. Come quando racconta del simbolico passaggio di consegne tra Galan e Zaia, da poco diventato nuovo governatore Veneto. Protagonisti, non a caso, sono il Mose e il Consorzio Venezia Nuova, che con i miliardi di euro stanziati dallo Stato per quest'opera è il principale motore economico della regione. E' il 9 giugno 2011 - racconta l'autore - quando il Consorzio invita Zaia alla sua prima visita ai cantieri del Mose, con decine di giornalisti e fotoreporter, due motonavi, tre elicotteri. "E' un passaggio di consegne senza Galan - annota Mazzaro - una maestosa cerimonia senza notizia, tranne il fatto che è arrivato il nuovo padrone".