“In un territorio a prevalente vocazione turistica, l’Ufficio IAT non può restare inattivo la domenica. Non possiamo chiudere al sabato e riaprire al lunedì se vogliamo mettere in testa alle nostre priorità il turista che si aspetta di trovare ogni giorno un servizio puntuale e costante dal territorio in cui si reca in vacanza”. Così il sindaco Luca De Carlo commenta il successo delle prima apertura domenicale degli IAT di Calalzo e Pieve, rimasto attivo grazie ad un accordo tra il Consorzio Pro Loco e la Comunità Montana Centro Cadore. “Mi sono recato personalmente, assieme al vicesindaco Gaetano Da Vià, presso l’ufficio turistico in stazione a Calalzo, nel quale si è registrato un considerevole afflusso di visitatori alla ricerca di informazioni. Ma è ovvio: è la domenica, assieme al sabato, la giornata con maggiore interesse per chi arriva a visitare in Cadore o a trascorrervi le ferie. Per questo abbiamo ritenuto indispensabile tenere aperti gli uffici, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo pensato a come sopperire alla possibile chiusura nel giorno festivo degli IAT di Calalzo e di Pieve, fulcro di centinaia di richieste di informazioni in ogni weekend. Quello della stazione rappresenta poi un punto di riferimento per l’intero territorio non solo di Calalzo. In un momento di difficoltà economica oggettiva si devono fissare delle priorità concentrandoci su ciò di cui il territorio necessita veramente: la promozione turistica è un servizio essenziale, nel quale vanno evitati i doppioni premiando le sinergie tra pubblico, privato ed associazioni”.
Lo IAT di Calalzo |
L’apertura dei due IAT anche nel giorno festivo è stata possibile grazie a fondi della Comunità Montana Centro Cadore e al personale messo a disposizione dal Consorzio delle Pro Loco, “ennesima dimostrazione del ruolo fondamentale ed attivo che queste ultime debbono rivestire in sinergia con gli Enti pubblici, debitamente supportate dai Comuni ed attingendo fondi dai privati. Esse non possono limitarsi alla sola attività di affittacamere ma devono, coinvolgendo anche i giovani, dedicarsi a fornire informazioni puntuali al turista così come all’organizzazione di eventi d’intrattenimento. Un compito, questo, importante e strategico che va coordinato: credo che il Consorzio delle Pro Loco, grazie alla passione del suo presidente Giovanni Giacomelli, possa e debba svolgere questo ruolo”.
“Ciò che ritengo fondamentale è l’approccio che si deve avere con il turista – conclude De Carlo -. Dobbiamo trasmettere, noi istituzioni ma anche operatori e singoli cittadini, l’amore e la passione per la nostra terra, se vogliamo che anche chi la visita ne venga contagiato. Questo è ciò che d’ora in avanti dobbiamo mettere in pratica: una cura appassionata del territorio, trasmettendo amore e buona volontà, in una sinergia sempre più produttiva tra CM, Comuni e Pro Loco il cui ruolo dev’essere interpretato alla luce delle nuove esigenze del turista e del residente”.