venerdì 22 febbraio 2013

FOIBE, LA NOSTRA PROSSIMA BATTAGLIA PER LIBRI DI SCUOLA CHE PARLINO DEI MASSACRI TITINI


“Non abbasseremo la guardia e continueremo a lavorare tutto l’anno per far conoscere i martiri delle foibe e quegli anni di storia troppo spesso volutamente dimenticati”. E’ soddisfatto il sindaco di Calalzo Luca De Carlo dopo la tre-giorni di celebrazioni in onore delle vittime degli sterminii titini, la cui Giornata del Ricordo si celebra per legge il 10 febbraio.
“All’intitolazione della sala consiliare a Norma Cossetto c’erano ben 70 cittadini nonostante un tempo " da lupi "  – dichiara il sindaco -. E’ stato un momento importante di riflessione, per cui ringrazio anche il prof. Guido Rumici, disponibile giovedi' mattina ad un incontro con le classi seconde e  terze delle Medie di Domegge e Calalzo. Martedì gli studenti erano stati invitati ad uno spettacolo teatrale, mentre gli alunni delle nostre Medie hanno potuto anche incontrare una esule fiumana che da anni vive in paese ed ha portato una testimonianza diretta di quel dramma”. “Sono onorato di aver potuto contribuire a diffondere la conoscenza di quegli eventi tragici, ma la nostra battaglia continua su due fronti. Il primo riguarda la toponomastica e le onorificenze a Tito: è grottesco ed offensivo che infoibati ed infoibatori godano della stessa considerazione nel nostro Paese. Il secondo fronte aperto è nei confronti dei libri scolastici: ho fatto personalmente una ricerca negli istituti cadorini, e a 9 anni dalla promulgazione della legge per la Giornata del Ricordo in Cadore ancora qualche scuola adotta libri senza nessun accenno al dramma delle foibe e dell’esodo. Eppure sono testi in uso dal 2008 che si sarebbero potuti e dovuti adeguare. Scriverò pertanto al Preside di quell’Istituto comprensivo perché si ponga immediato rimedio ad una situazione che testimonia quanto lavoro ci sia ancora da fare per non dimenticare ciò che volutamente in troppi vogliono insabbiare”.