ADDIO CASA DI RIPOSO (articoli di Daniele Collavino)
A Calalzo chiude la casa di riposo "Dorotea Vascellari". La notizia, di cui tanto si vociferava in paese, è stata ufficializzata nei giorni scorsi dal sindaco Luca De Carlo. «Una scelta sofferta ma doverosa - ha esordito il primo cittadino - perché la casa di riposo per il paese ha sempre rivestito un ruolo importante sotto il profilo sociale». Tante infatti sono state le persone che nel corso degli anni e a vario titolo si sono impegnate per offrire agli anziani la migliore ospitalità. Due anni fa però alcuni lavori di adeguamento ne avevano ridotto la capienza a 25 posti compromettendo già ogni ipotesi di gestione. L'operazione della chiusura è stata studiata in ogni minimo dettaglio per garantire ad anziani, Comune e alla Cooperativa Le Valli (l'ente che si occupava della gestione della Vascellari) il minor danno possibile.
Agli ospiti è stata trovata una collocazione assolutamente idonea in quanto sono stati già trasferiti alla struttura "Marmarole" di Pieve (l'ex Vazzoler), un centro moderno e funzionale. La Cooperativa si è interessata invece al futuro delle operatrici, affinché trovassero un posto di lavoro il più vicino possibile, mentre il Comune si è concentrato sulla chiusura del bilancio, in perdita sulla gestione della casa di riposo a cui affidava 130 mila euro l'anno. Sancita la chiusura della casa di riposo l'amministrazione sta già valutando quali potranno essere le future destinazioni dell'edificio. «Resterà un servizio sociale - rassicura De Carlo - perché crediamo sia fondamentale per allargare la gamma delle opportunità alla gente del territorio in un momento di difficoltà mai visto prima. Ma anche perché da sempre la casa di riposo è stata oggetto di donazioni e lasciti da parte di ospiti e di cittadini di cui vogliamo assolutamente tenere conto».
Nelle stanze della "Dorotea Vascellari", tra le tante ipotesi veicolate, si potrebbe insediare un centro studi assistito pomeridiano aperto a tutti i bambini e ragazzi del Cadore oppure un centro di aggregazione sociale.
LA REPLICA DEL SINDACO: «Fatto tutto il possibile per evitarlo»
La comunità di Calalzo deve dire addio ad un'importante servizio come la casa di riposo, che ormai da molti anni rivestiva un punto di riferimento per il paese. Il sindaco De Carlo però vuole fare un bilancio su quanto fatto in campo sociale. «Abbiamo investito nel 2010 oltre 30 mila euro per l'assistenza domiciliare degli anziani, 40 mila euro per la mensa dell'asilo e il trasporto scolastico, 60 mila euro per i servizi delegati all'Usl, 12 mila euro per il servizio civile anziani e 35 mila euro per tutte le associazioni operanti nel sociale, dallo sport al volontariato. Abbiamo aperto bandi per il pagamento delle bollette, elargito il bonus bebè e creato servizi di supporto alle famiglie come il centro estivo». Scelta difficile chiudere la Dorotea Vascellari e De Carlo ha dovuto subire anche delle critiche. «Ma è stato fatto tutto il possibile. Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per trovare una soluzione ad un problema che appariva da subito chiarissimo ma che è apparso ancor più evidente dopo l'apertura della ex Vazzoler. Nei mesi scorsi ho chiesto alla Cooperativa Le Valli di assumersi la gestione della struttura, ma le spese da sostenere erano davvero troppe per tutti. Oggi poi, a causa della crisi, i familiari preferiscono accudire gli anziani a casa oppure affidarsi alle badanti che consentono di rimanere tra le mura domestiche. Calalzo, comunque, con oltre 2200 abitanti, aveva solo 4 anziani residenti ospitati nella casa di riposo. Un dato che deve far riflettere».