Questo è il pezzo uscito su "Il Giornale" di oggi 7 agosto, pezzo di Marino Smiderle e commento di Paolo Del Debbio. Per leggere gli articoli, cliccate sull'immagine e potrete stamparla ingrandita. Più sotto, la risposta che ho spedito oggi al direttore Vittorio Feltri.
Gentile direttore,
ho letto con interesse i pezzi pubblicati oggi da “Il Giornale” sul problema da me sollevato in merito alla possibilità di porre un contributo anche di pochi euro a chi utilizza le aree picnic attrezzate con panchine, tavoli e punti fuoco. Vorrei muovere qualche appunto in particolare al commento di Paolo Del Debbio, che da sindaco di giovane esperienza amministrativa mi ha un po’ meravigliato: accetto qualsiasi critica, ma mi permetta qualche perplessità nei confronti di un giornalista che colloca Calalzo e il Cadore in Trentino… Proprio in questo comunque sta il cuore del problema: se fossi un primo cittadino di Trentino o Alto Adige, di certo non avrei bisogno di un “obolo” di 5 o 10 euro su un punto fuoco. L’autonomia amministrativa e fiscale mi porterebbe già risorse pubbliche sufficienti per abbellire e sistemare le aree sosta, o per condurre politiche dell’ospitalità a cuor leggero senza, come scrive Del Debbio, “spennare turisti e villeggianti”.
Ma Calalzo è in Veneto, direttore, anzi, è nel Bellunese, terra stretta tra due regioni e province autonome che già ricevono da noi contermini ogni giorno risorse sufficienti per amministrare con tranquillità. La tanto vituperata Comunità Montana Centro-Cadore, cui io appartengo e che qualche benpensante vorrebbe eliminare, si incarica ogni giorno della pulizia e della manutenzione di prati ed aree pubbliche, proprio per farle trovare pulite ai villeggianti, spesso godendo del volontariato di molti residenti cadorini perché i fondi scarseggiano. Io stesso, al sabato e alla domenica e senza piangermi addosso sulla penuria di denaro che arriva al Veneto da Roma, salgo sulla spazzatrice del Comune all’alba, non potendo permettermi di pagare gli straordinari ai miei dipendenti, ma consapevole che comunque il turista deve trovare un paese pulito e che un sindaco è primo cittadino in quanto per primo deve mettersi al servizio dei cittadini.
Invito il dottor Del Debbio a venire a Calalzo, che si trova nel Veneto, e a verificare personalmente. Riceverà una sorpresa e un insegnamento non da poco, e potrà valutare lo stato manutentivo delle nostre aree attrezzate per il barbecue e il picnic. Noi il servizio lo diamo già, e di prima scelta, ed è per questo che non riteniamo inopportuno chiedere un contributo di 5 euro a gruppi anche di 8 persone per migliorarlo ogni anno di più. Esattamente come fanno le località balneari, per cui la gente arriva a pagare anche 25-30 euro al giorno e che di certo non hanno i problemi di un ambiente montano da sostenere. Io in prima persona ho potuto verificare che i cittadini corrispondono volentieri a “ticket” di scopo, se possono trovare servizi efficienti e ogni anno migliori. Rinnovo quindi il mio invito a Lei, direttore, e al suo editorialista Paolo Del Debbio a visitare il Cadore e a transitare a Calalzo prima magari di salire verso Cortina o l’Alto Adige. Sarò ben contento di spiegarvi motivi e vantaggi che si potrebbero trarre da quei 5 euro di contributo su cui oggi si scagliano gli strali del vostro giornale.
Luca De Carlo - sindaco di Calalzo