“Ruini in Cadore? Non perdiamo tempo, manca meno di un mese: propongo immediatamente una riunione con i sindaci, l’arcidiacono mons. Marinello, i parroci e gli Enti che possono aiutarci a stilare il programma della giornata. Nell’ottica della comprensorialità che ci siamo sempre proposti come primi cittadini del Cadore e come Comunità montana, è giusto che il cardinale porti con sé un ricordo del suo territorio d’origine non limitato ma che gli resti nel cuore”. A dirlo è Luca De Carlo, primo cittadino di Calalzo, che accoglie con favore l’arrivo, il prossimo 18 luglio, del cardinal Ruini nella terra d’origine della sua famiglia materna.
“Lungi da noi il proporre al cardinale, quasi 80enne, una giornata troppo impegnativa. Ma credo – prosegue De Carlo – che una sua visita non possa prescindere da tappe ‘non consuete’ come ad esempio quella alla chiesetta di Rizzios, dove è ancora custodita una reliquia importantissima per la storia della Chiesa come la pianeta che Marco D’Aviano indossò il giorno della battaglia di Vienna contro i turchi. Perciò lancio un appello ai colleghi sindaci e ai parroci: lasciamo al cardinal Ruini un ricordo indelebile di un territorio straordinario come il Cadore in un’ottica di comprensorialità, ed iniziamo subito a concepire un programma in tal senso”.