Completati i lavori dell'ecocentro di Vallesella dal 1 luglio i cittadini della Comunità Montana Centro Cadore potranno tornare ad usufruire del servizio con orario ampliato. Una ragione in più per non dare scusanti a quella percentuali di cittadini incivili ed assolutamente irrispettosi dell'ambiente ma anche dell'impegno dell'uomo che ancora oggi si permettono di abbandonare i rifiuti nel territorio. Non esistono attenuati per comportamenti di questo tipo e ricordo che la sanzione per questi gesti di inciviltà a Calalzo è di 500 euro. Da Il Corriere delle Alpi di domenica 23 giugno: Inaugurato ieri mattina, con la benedizione impartita dall’arcidiacono emerito monsignor Renzo Marinello, l’ecocentro di Valbieggia, nella frazione di Vallesella. «Ecocentro», ci tengono tutti a sottolineare all’inizio della cerimonia, «e non discarica». Dopo il taglio del nastro e una breve visita agli impianti, ha parlato il sindaco di Domegge, Lino Paolo Fedon, che con l’occasione ha voluto togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe. «Al giorno d’oggi, un sindaco che intenda iniziare una nuova opera pubblica è un matto da legare», ha iniziato, «ma, poichè tra i sindaci qualche matto c’è ancora, come Comunità Montana del Centro Cadore siamo partiti ugualmente con questo importante progetto ed in questa occasione inauguriamo una struttura che porterà grande benefici all’ambiente e anche alla stessa economia del territorio. Per arrivare fino a questo punto abbiamo dovuto mettere d’accordo il Comune, la Comunità Montana, Ecomont e la Provincia di Belluno. C’è stato però un momento, un anno e mezzo fa, nel quale ero convinto che la struttura non sarebbe mai stata realizzata: la Provincia di Belluno, per l’Ecocentro, aveva già stanziato 70.000 euro, ma la Ragioneria di Palazzo Piloni ci aveva già messo le mani sopra, dirottando altrove quel denaro per tappare un buco della voragine che esisteva allora nel suo bilancio. Posso solo ringraziare l’ingegnere Centeleghe che, con cabarbietà, ha fatto capire ai burocrati che l’ecocentro in Cadore era indispensabile, perchè altrimenti tutti i discorsi fatti sulla raccolta differenziata e sul riciclo sarebbero andati a quel paese. Anche la Comunità Montana ha contribuito rinunciando ad un credito. Infine il Comune di Domegge, che non si è tirato indietro, che ha fatto la sua parte. Posso dire di essere soddisfatto», ha proseguito Fedon, «perché viene inaugurata una struttura che servirà 4-5 Comuni e perché la gamma di servizi a disposizione è notevolmente ampia, compreso quello importante dello smaltimento inerti. Un servizio di raccolta che, valutando le percentuali ultime della raccolta differenziata, arrivata attorno all’80- 85%, si sta dimostrando valido, come avevano auspicato i sindaci qualche tempo fa. Se pensiamo che nel 2009 eravamo la maglia nera del Veneto, di strada ne è stata fatta. Infine voglio ringraziare l’impresa Cian e i suoi dipendenti, che hanno lavorato con impegno facendo presto e bene». L’Ecocentro si estende su due ampi piazzali, costruiti su livelli differenti e collegati da una strada interna che consente il movimento dei mezzi e facilita le operazioni di scarico dei materiali. Al livello ingresso, posto sulla vecchia strada di Grea, oltre al centro direzionale, c’è il container degli inerti e dei “R.U.P.” (rifiuti urbani pericolosi); al piano sottostante c’è una fila di container, tra quali quelli di legno, pneumatici e materiale informatico. La struttura non è però ancora operativa perché mancano alcuni permessi, ma è questione di giorni. Tra gli interventi più interessanti, quello dell’assessore all’Ambiente della Cm Centro Cadore, Luca De Carlo, che ha annunciato che il prossimo passo sarà la raccolta differenziata "porta a porta".