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Il Camp 2010 |
Torna a riempirsi di contenuti ‘sociali’ l’immobile che fino a febbraio scorso ospitava la casa di riposo “Vascellari”: sarà il fulcro delle attività per i giovani e le famiglie che l’Amministrazione comunale intraprenderà già dalle prossime settimane. “Abbiamo deciso di riproporre per la prossima estate il Camp per i ragazzi delle elementari e delle medie – spiega il sindaco Luca De Carlo – supportando in questo modo le famiglie che lavorano e non sanno a chi affidare i figli durante la pausa per le vacanze. Per questo l’immobile è una location perfetta, spaziosa, in posizione sicura e suggestiva lungo la Ciclabile. Opereremo in collaborazione con il Gruppo Natura e Sport, per una iniziativa che da parte della nostra amministrazione è un ulteriore segnale di attenzione per le famiglie della nostra comunità”. Sperimentato lo scorso anno per 6 settimane dopo una breve prova nel 2009, il Camp ha raccolto numeri importanti in fatto di iscrizioni: “L’iniziativa è importante per i genitori che lavorano, per i ragazzini che divertendosi attraverso le molteplici attività possono socializzare e scoprire il loro territorio e le loro radici. Infine, è un momento fondamentale per la crescita degli animatori e per un’assunzione di responsabilità che nei giovani rappresenta un ottimo metodo anti-ozio”.
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I ragazzi del Camp 2010 |
Ma tra i progetti che l’amministrazione comunale ha in programma di sviluppare nell’immobile che ospitava la casa di riposo, c’è il Centro studi assistito che dovrebbe partire già il prossimo autunno: “Il classico doposcuola, che verrà arricchito con laboratori e tante altre sorprese. Lavoreremo per tutta l’estate per riuscire a concretizzare questa proposta, mettendo in piedi un servizio che il territorio ci chiede. Abbiamo incontrato la settimana scorsa anche il responsabile del Consultorio Familiare, il dott. Quartarella che ci ha confermato che l'iniziativa incontrerebbe il favore di molte famiglie del territorio. Per questo il Comune ha inviato una richiesta di finanziamento a Fondazione Cariverona: l’impatto di un doposcuola sulle famiglie avrà l’obiettivo di supportare i genitori che lavorano nelle ore pomeridiane, colmando in parte il divario con aree più dotate di servizi verso cui purtroppo le coppie con figli sono costrette a migrare abbandonando i nostri paesi di montagna. Mi auguro che Fondazione Cariverona possa darci un contributo in tal senso, ma comunque la nostra intenzione è di proseguire con tutti gli strumenti a disposizione per questo progetto già a partire da settembre. Ne siamo fermamente convinti visto che l’esigenza ci è stata manifestata da molti genitori, ed andrebbe ad aggiungersi alle iniziative di sostegno alle famiglie già attivate negli ultimi due anni dalla nostra amministrazione”.