(da "Il Corriere delle Alpi", 5 luglio 2010) «Con l’inaugurazione di “stazione Dolomiti” », ha affermato Barbara Paolazzi, aprendo la cerimonia d’inaugurazione della struttura di Caralte, «il Cadore celebra l’uscita ufficiale dalla monocoltura dell’occhiale e il suo ingresso nell’industria turistica. Un’iniziativa che solo la caparbietà di un privato, Pietro Carrara, ha reso possibile in così poco tempo». “Stazione Dolomiti” è una struttura divisa in tre settori che rimarranno aperti dalle 9 alle 19 di tutti i giorni. Nel primo settore, che s’incontra entrando a sinistra, c’è un ufficio informazioni turistiche; sulla destra l’ufficio guide alpine; nel resto dell’ampia struttura, completata da un vistoso soppalco, un fornitissimo magazzino di attrezzature sportive e di abbigliamento. L’inaugurazione è stata una cerimonia semplice, come s’addice ad una realtà rivolta verso i giovani e che deve intercettare i viaggatori che transitano a pochi metri lungo l’Alemagna. Un ruolo che è stato messo in risalto dal sindaco di Perarolo, Pierluigi Svaluto Ferro, per il quale l’inaugurazione della struttura è stata come «aprire una porta sulle montagne più belle del mondo, nel cuore delle Dolomiti», ha commentato, «uno spettacolo che è ancora troppo poco conosciuto e che per questo ha la necessità di poter contare su messaggi positivi forniti dai media». Alla presentazione della struttura da parte del sindaco di Perarolo, ha fatto seguito l’intervento del presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin, che ha cercato di analizzare i motivi per i quali il 70% dei turisti che trascorrono le vacanze in Cadore non ritorna l’anno successivo. «Quì, in questa nuova struttura», ha affermato, «è possibile vedere tutto quanto riguarda la provincia di Belluno. Sarà allora forse necessario allargare la visione globale e lavorare maggiormente insieme, stringendo una sinergia sempre più forte tra pubblico e privato». Su questa linea si è espresso anche Matteo Toscani, vicepresidente della Regione Veneto, che si è detto convinto che "se non ci fosse stato il privato ad assumere la gestione, il pubblico in questi pochi mesi avrebbe esposto solo un cartello di lavori in corso; Pietro Carrara, invece, il titolare della Viking, in pochi mesi ha fatto i salti mortali". Stupefatto della bellezza della struttura anche Giovanni Piccoli, presidente del BIM, che dopo aver assicurato gli enti presenti sulla disponibilità del BIM a sostenere iniziative di questo tipo quando «sono inserite in approccio sistematico», ha evidenziato la necessità che in tutto ciò che viene realizzato in provincia siano utilizzate le nuove tecnologie, le sole in grado di battere la concorrenza nel turismo.