E' stata una bella manifestazione quella di ieri sul Ponte Cadore: tanta gente e discreta rappresentanza di sindaci ed amministratori. Non so se cambieranno le cose ma certamente il campanello d'allarme è suonato eccome. Le nostre genti non sono certo avvezze alle mobilitazioni di piazza, ma le oltre 2000 persone di ieri fanno capire quanto disagio ci sia oggi nel vivere in montagna. Troppo spesso, per non dire sempre, di montagna si parla in chiave turistica o per qualche avvenimento drammatico... ed è così sia che si tratti di montagna veneta o di qualsiasi altra area montana non a Statuto speciale. Basta infatti una semplice ricerca su Internet per rendersi conto di come i problemi siano gli stessi a qualsiasi latitudine. Ancora oggi la politica, quella con la P minuscola, si sta concentrando sulla tutela di qualche minoranza o lobby che trova gran seguito sia in Parlamento che sui media. Pochi per la verità si stanno occupando di quella MAGGIORANZA silenziosa che da anni tira la carretta tra mille difficoltà e che ha un peso politico molto basso. Ieri si è alzata proprio la voce di questa maggioranza.
(Per leggere gli articoli cliccare sulle foto che si visualizzeranno ingrandite. Se l'ingrandimento non fosse ancora sufficiente, si possono cliccare col pulsante destro del mouse e salvarle sul desktop del pc. A sinistra, le due pagine del Corriere delle Alpi, a destra quella del Gazzettino di Belluno, entrambe di lunedì 6 maggio 2013)