Corriere delle Alpi 28.6.2011 Per leggere cliccare sulla foto |
Il Camp, oltre a raccogliere decine di iscrizioni da famiglie del paese, ha richieste di partecipazione da altre aree del comprensorio. “Questo perché la nostra iniziativa risponde a un bisogno primario dei genitori che lavorano, ma anche perché offriamo attività che non sono unicamente riempitivi ma che hanno una forte valenza educativa: la scorsa settimana ad esempio abbiamo portato i ragazzi all’Ecocentro di Vallesella e ai Mulini di Lozzo, e tra qualche giorno andranno in visita al Museo Archeologico e alla Caserma dei Carabinieri di Pieve”. Positivo anche il riscontro rispetto all’opportunità data ai giovani di svolgere un servizio di animazione: “Abbiamo ragazzi non solo da Calalzo che vogliono fortemente aiutarci nelle attività del Camp – spiega De Carlo -, dopo che altri di loro stanno supportando i Volontari in Pensione nella manutenzione delle aree verdi del territorio. E’ la riprova di quanto affermavo qualche settimana fa nel presentare il progetto Gioventù Attiva: i giovani, se adeguatamente coinvolti, sono i primi a mettersi a disposizione della comunità combattendo la noia dei mesi estivi”.