mercoledì 29 giugno 2011

CAMP ESTIVO NELLA “VASCELLARI”, BOOM DI ISCRIZIONI E DI RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE DA TUTTO IL COMPRENSORIO

Corriere delle Alpi 28.6.2011
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Il Camp estivo di Calalzo, iniziato lunedì scorso e che proseguirà per 6 settimane, raccoglie oltre 50 iscritti e una quindicina di giovani animatori. “Il grande successo dell’iniziativa ce ne conferma la bontà – commenta il sindaco Luca De Carlo -. Un ulteriore valore aggiunto è la collocazione del Camp, che da quest’anno ha luogo nell’immobile dell’ex casa di riposo Vascellari. Una struttura isolata, protetta, in mezzo alla natura e che per questo consente al meglio lo svolgimento delle attività ludiche”. “Nelle nostre azioni amministrative dobbiamo guardare ai 20 anni futuri e non al passato – prosegue De Carlo -. E il dato ci dice che tra le 15 famiglie che hanno accolto nuovi nati nell’anno 2008, solo 7 sono ancora residenti. A loro dobbiamo offrire motivi per restare in paese, mettendo le politiche per la famiglia al primo posto nella nostra agenda ed adattandoci alla nuova situazione per rispondere ai bisogni di chi vuole abitare a Calalzo fruendo di servizi e mantenendo il proprio posto di lavoro”.
Il Camp, oltre a raccogliere decine di iscrizioni da famiglie del paese, ha richieste di partecipazione da altre aree del comprensorio. “Questo perché la nostra iniziativa risponde a un bisogno primario dei genitori che lavorano, ma anche perché offriamo attività che non sono unicamente riempitivi ma che hanno una forte valenza educativa: la scorsa settimana ad esempio abbiamo portato i ragazzi all’Ecocentro di Vallesella e ai Mulini di Lozzo, e tra qualche giorno andranno in visita al Museo Archeologico e alla Caserma dei Carabinieri di Pieve”. Positivo anche il riscontro rispetto all’opportunità data ai giovani di svolgere un servizio di animazione: “Abbiamo ragazzi non solo da Calalzo che vogliono fortemente aiutarci nelle attività del Camp – spiega De Carlo -, dopo che altri di loro stanno supportando i Volontari in Pensione nella manutenzione delle aree verdi del territorio. E’ la riprova di quanto affermavo qualche settimana fa nel presentare il progetto Gioventù Attiva: i giovani, se adeguatamente coinvolti, sono i primi a mettersi a disposizione della comunità combattendo la noia dei mesi estivi”.